di Redazione
4 ottobre 2011
FANO – Dopo due mesi di stop, la pesca è tornata libera. Ha infatti ripreso il via la pesca in Adriatico, dopo che un decreto legge del Mipaaf ne aveva obbligato il fermo di due mesi per consentire il ripopolamento del pesce: un provvedimento reso necessario dagli allarmanti dati di Coldiretti che affermavano un calo di pesci del 50% nei primi sei mesi del 2011; insomma un dimezzamento del popolo del mare. Se il fermo pesca in Adriatico era partito il 1° agosto ed è scaduto ieri, per le acque che circondano la Sardegna il blocco vige invece dal 1° settembre al 15 ottobre: i pescatori sardi dovranno dunque aspettare ancora due settimane prima di poter gettare di nuovo le reti.
Ora è però il turno del Tirreno e dei mari che circondano la Sicilia: per non bloccare del tutto l’attività di pesca, infatti, il Mipaaf ha optato per un fermo scaglionato. Dopo l’Adriatico e la Sardegna, così, proprio oggi è cominciato lo stop dell’attività nell’altro lato dell’Italia, dove non si potrà più pescare fino al 29 ottobre.
I prezzi del pesce pescato in Adriatico sono così tornati a livelli normali, e la disponibilità si è arricchita notevolmente: oggi nelle regioni che costeggiano l’Adriatico sono reperibili tutti i tipi di pesce, dalla triglia al calamaro. La pesca rimarrà tuttavia limitata ancora per un po': il decreto del Mipaaf, infatti, prevedeva che dopo lo stop totale dell’attività si osservassero otto settimane di fermo nel fine settimana (venerdì, sabato e domenica) e durante i festivi. I pesci potranno dunque restare parzialmente tranquilli ancora per un po’.
A Fano i pescherecci sono tornati in mare domenica notte, sfruttando l’altamarea. “Un po’ tutti i pescherecci — ha spiegato Marco Pezzolesi, direttore della Coomarpesca — hanno trovato difficoltà. Il punto più delicato? Quello tra la parte finale dei due moli dove le manovre sono state ostacolate dalla presenza dei fanghi. L’imbarcazione Polissandro, una di quelle dal pescaggio più grande, ha dovuto faticare più di tutte per uscire dal porto, ma alla fine ci è riuscita”.
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