19 ottobre 2011

Alcuni momenti della giornata milanese
MILANO – Battute Maranello e Seriate in volata. Sant’Angelo in Lizzola ha vinto l’Oscar nazionale al Bilancio della Pubblica Amministrazione, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, nella categoria dei “Comuni Non Capoluogo di Provincia”. La motivazione recitava così: “Il Comune che si trova nella provincia di Pesaro Urbino e ha circa 9000 abitanti, si è segnalato per il suo impegno di comunicare ai cittadini le scelte politiche compiute utilizzando un linguaggio chiaro e trasparente adatto ai non addetti ai lavori. Assieme al rendiconto economico, il Consiglio Comunale si è distinto nell’approvazione di un Bilancio sociale e di sostenibilità che affronta anche la tematica di genere”.
Un riconoscimento che, in questi periodi di crisi economica e tagli alle pubbliche amministrazioni, corrisponde a una Champions League vinta giocando con le infradito sul campo bagnato. Sant’Angelo in Lizzola ha ritirato il premio partecipando in massa: presenti sindaco, dirigenti, assessori, consiglieri di maggioranza e minoranza, .
Cosenza, Sassari e S. Angelo in Lizzola: è questo il terzetto che ha vinto l’Oscar di Bilancio della Pubblica Amministrazione 2011 nelle rispettive categorie. I vincitori sono stati annunciati durante la cerimonia di premiazione che si è svolta ieri nella Sala Alessi del Comune di Milano. Sant’Angelo era in nominations con Maranello e i bergamaschi di Seriate.
Cosenza si aggiudica l’Oscar di Bilancio per le Province con una documentazione che la Giuria, presieduta dal professore Dino Giarda, ha definito: “essenziale ma completa nei contenuti”. In particolare, è stata apprezzato il rendiconto sociale che offre “una sintesi fruibile e maneggevole ai cittadini”, nonché lo sforzo riuscito dell’Amministrazione di “fornire ai suoi utenti un buon grado di comprensione delle scelte compiute e degli obiettivi perseguiti”.
Sassari ha vinto l’Oscar di Bilancio dei Comuni Capoluogo di Provincia con un bilancio che offre “una descrizione adeguata dei principali aspetti finanziari della gestione e dei suoi risultati”. Degno di nota è stato definito “l’aggiornamento sullo stato di attuazione delle linee programmatiche 2005-2010 compiuta nel bilancio di mandato”. Inoltre, la Giuria ha particolarmente apprezzato il processo partecipato di costruzione del bilancio che ha coinvolto sia strutture interne al comune che alcuni dei principali stakeholder.

Sant'Angelo il Lizzola ha ritirato il premio presentandosi al completo
La cerimonia di premiazione è stata preceduta dal saluto di benvenuto dell’On. Bruno Tabacci, Assessore al Bilancio, Patrimonio, Tributi del Comune di Milano. “Nell’anniversario dei 150 anni dell’Unità, le amministrazioni che qui premiamo rappresentano la dimostrazione plastica che un governo efficace degli enti locali anche in una stagione di grave crisi della politica a tutti i livelli e’ possibile. Oggi gli enti locali sono, giustamente, sempre più spesso chiamati a dar conto del loro operato ai cittadini e dei risultati conseguiti con l’uso delle risorse pubbliche. Bilanci chiari e trasparenti – conclude l’assessore – costituiscono, dunque, uno strumento fondamentale per riaffermare e legittimare il ruolo delle amministrazioni nella società, per esplicitare e rendere controllabile il rapporto che unisce i processi decisionali e l’attuazione delle politiche pubbliche, per garantire l’erogazione di servizi orientati al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini e per migliorare, anche in tempi di pesanti ristrettezze economiche, livello di benessere della collettività.”
Patrizia Rutigliano, Presidente Ferpi – la Federazione delle Relazioni Pubbliche Italiana che promuove e organizza il premio nel suo intervento ha ricordato il senso di un premio come l’Oscar che, unico in Italia, sostiene lo sforzo compiuto da tante amministrazioni locali per creare relazioni forti e vitali con i propri cittadini usando lo strumento del bilancio.
Successivamente il professore Dino Piero Giarda ha spiegato alcune delle caratteristiche degli strumenti di rendicontazione usati oggi dagli enti locali. Secondo Giarda: “i bilanci degli enti pubblici, anche di quelli che abbiamo premiato, sono costruiti secondo gli schemi della contabilità pubblica. C’è bisogno di qualche correzione, anche per tenere conto del fatto che comuni e province concorrono a formare il conto consolidato della pubblica amministrazione il cui esito, il saldo complessivo, è un elemento fondamentale per valutare la politica economica del nostro Paese. I bilanci dei comuni e province dovrebbero evidenziare il contributo che hanno dato al conto consolidato e soprattutto se hanno concorso in modo positivo alla politica di risanamento finanziario. I bilanci di oggi non evidenziano tale contributo e cercheremo nelle prossime edizioni dell’Oscar di fare in modo che il ruolo dei singoli enti nel processo di risanamento finanziario del nostro Paese venga bene evidenziato”.
La cerimonia di premiazione è stata coordinata dal Segretario Generale dell’Oscar di Bilancio Gherarda Guastalla Lucchini, secondo cui “i bilanci che hanno partecipato all’Oscar sono la prova migliore del ruolo fondamentale che gli enti locali di ogni livello giocano nel promuovere la coesistenza sociale attraverso un dialogo proficuo e attento con i loro principali stakeholder, ossia i cittadini. Le amministrazioni locali sono protagoniste indispensabili della costruzione dello Stato italiano, ieri come oggi”.
Il Premio è promosso e gestito dalla FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, in collaborazione con AIAF – Associazione Italiana Analisti Finanziari, ASSIREVI – Associazione Italiana Revisori Contabili, CNDCEC – Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, CORTE DEI CONTI, GBS – Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale, RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO, SOCIETÀ ITALIANA DI ECONOMIA PUBBLICA e Il GRUPPO 24 ORE. L’Oscar ha il patrocinio e il contributo di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e il patrocinio della CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME e di UPI – Unione Province d’Italia.
Non dobbiamo premiare chi fa bene il suo lavoro,ma punire chi non lo fa.
Giusto. Ma di questi tempi credo che sia anche utile mettere in risalto chi si adopera nella maniera più corretta e trasparente (è questo il fattore centrale, a mio avviso) per il bene della comunità. Saluti