di Redazione

19 ottobre 2011

PESARO – Viste le convocazioni (alzatrici Lo Bianco e Signorile; opposto Ortolani; schiacciatrici Barcellini, Caterina e Lucia Bosetti, Costagrande e Del Core; centrali Anzanello, Arrighetti, Folie e Gioli) per la Nazionale che parteciperà alla prossima World Cup in Giappone, che assegnerà il diritto a partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012, si possono trarre due spunti: il primo è che il ct Barbolini, a prescindere dalla rinuncia di Piccinini, che si sente stanca, sembra sempre più indirizzato sulla strada di chi vuole fare il fenomeno. Dopo un’estate di esperimenti incomprensibili, passata a sorprendere giocatrici e critica, per una qualificazione importante porta con sé giocatrici inesperte. Come sempre saranno i risultati a parlare. Andasse alle Olimpiadi, potrebbe spernacchiare i suoi detrattori. Ripetesse le magre di Belgrado, la medaglia di legno agli Europei, bisognerebbe chiedergli conto. Il secondo spunto, egoisticamente, è positivo, perché la Scavolini perde solo due giocatrici, Ortolani e Brinker (Germania). Barbolini ha rinunciato a Ferretti e De Gennaro. Tofoli potrà lavorare con più serenità e la Scavolini giocare una gara importante di campionato (domenica 30 a Parma) con una squadra incompleta sì ma a livelli accettabili. La pallavolo è l’unico sport dove fanno i padroni i dirigenti federali e internazionali, non proprietari e sponsor che pagano gli stipendi. Così, si giocherà una giornata dove alcune squadre saranno al completo e altre no. Alla faccia dell’uguaglianza competitiva, fondamento dello sport sconosciuta a pseudo dirigenti.

l.m.

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