Posta elettronica certificata, averla è obbligatorio

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21 ottobre 2011

PESARO – La Confartigianato ricorda che la PEC, posta elettronica certificata, è un sistema di posta elettronica certificata nel quale è fornita al mittente documentazione elettronica, con valenza legale, che attesta l’invio e la consegna di documenti informatici. Certificare l’invio e la ricezione significa fornire al mittente, dal proprio gestore di posta, una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio e dell’eventuale documentazione allegata. Allo stesso modo, quando il messaggio perviene al destinatario, il gestore invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna, con precisa indicazione temporale. Nel caso in cui il mittente smarrisca le ricevute, la traccia informatica delle operazioni svolte, conservata per legge per un periodo di 30 mesi, consente la riproduzione, con lo stesso valore giuridico delle ricevute stesse.
«La Pec è secondo noi una delle iniziative più concrete messe in campo per liberare gli imprenditori dalla burocrazia – afferma il direttore di Confartigianato Pesaro e Urbino, Giuseppe Cinalli -. Come tale, è ben vista e supportata da Confartigianato in tutto il suo iter: dall’accordo nazionale a monte con il Ministro Brunetta e con il nostro partner tecnico Telecom Italia, fino al servizio a valle già fruibile sul nostro territorio per tutte le aziende che intenderanno richiederlo».
La novità è che l’articolo 16 del Decreto Legge 29 novembre 2008, n.185, ha introdotto un’importanti modifica alla PEC: ovvero l’obbligo per le imprese costituite in forma societaria di pubblicare sul Registro Imprese il proprio indirizzo di posta elettronica certificata. E’ bene ricordare, dunque, che la PEC è già obbligatoria per tutte le imprese di nuova costituzione che si iscrivono al Registro Imprese tramite la procedura della Comunicazione Unica. Con il nuovo decreto, inoltre, tale requisito diviene obbligatorio per le società che si sono iscritte al Registro Imprese a partire dal 29 novembre 2008, data di entrata in vigore del decreto legge. Le società già iscritte prima di questa data, invece, avranno tre anni di tempo per adeguarsi.
I numeri parlano chiaro, sono tante le imprese coinvolte da questo provvedimento. I dati provinciali in possesso di Confartigianato a fine 2010, segnalano 8.722 società di capitale, 9.647 società di persone, 780 consorzi e cooperative, 23.110 ditte individuali, per un totale di 42.259 imprese. Per quanto riguarda lo specifico settore dell’artigianato le società di persone sono 3.028, le società di capitale 822, le cooperative 22, i consorzi 6, le ditte Individuali 9.024, per un totale di 12.902.

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