Scavo Volley, casa dolce casa. In serata cronaca e foto gallery

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21 ottobre 2011

di Luciano Murgia
 

 

Ampudia con Miniucchi, Sorbini e Tofoli

Ampudia, nuova giocatrice della Scavolini Volley

PESARO – Uno dei pregi di Giancarlo Sorbini, Mr. Snoopy, presidente della Scavolini Volley (nella foto a lato tra Tofoli e la Ampudia), è l’equilibrio con cui – almeno pubblicamente – affronta i temi scottanti della pallavolo.
Accade che il cronista si indigni per il comportamento della Federazione Italiana Pallavolo che non impone alla Lega di interrompere il campionato di serie A per consentire alle convocate in Nazionale di non perdere le partite della squadra che le retribuisce. Accadrà, puntualmente, il 29 e 30 ottobre, quando – con le azzurre impegnate nella preparazione alla World Cup in Giappone – dodici squadre scenderanno in campo. Fra queste, la Scavolini, scena a Parma senza Ortolani e la tedesca Brinker, a sua volta chiamata dalla Germania di Guidetti.
“Devo dire la verità – minimizza il presidente -, abbiamo avuto anche un incontro con il commissario tecnico Barbolini e con la Fipav. Il calendario era già noto. E’ stata la Lega – per diluire il campionato – l’ha frazionato pensando che si sarebbe potuto spostare qualche gara. L’idea era di comprimerlo, ed eravamo tutti concordi. La Fipav non ha preso alcuna decisione in proposito. La Lega ha provato a chiedere di spostare tutte e tre le partite in programma nel periodo necessario alla disputa della World Cup. E’ stato possibile per due, non per la terza, quella in mezzo, causa le solite discussioni tra le società. C’è chi la vede come un’opportunità e chi, ovviamente, non condivide. In verità, alla presentazione del campionato, anche il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha sostenuto che l’assenza delle giocatrici riguardava un po’ tutte le nazionali. Non dimentichiamo l’importanza della Nazionale, la visibilità che regala alle giocatrici e alle società d’appartenenza. Per questo, nessuno se l’è presa più di tanto…”.
Soprattutto chi non perde giocatrici…
“Devo confessare che quando ci si incontra si è tutti d’accordo, tanto che quando una tua giocatrice non è convocata ci resti male e brontoli. La Nazionale è un’attrattiva notevole, giocare una partita senza alcune ragazze non rappresenta un problema…. Semmai è un problema la compressione delle partite e da questo punto di vista è stato bravo il ct che non ha preteso di avere subito a disposizione le convocate e le ha lasciate per la partita del 22 ottobre. Eppure, come fanno le altre nazionali, poteva portarcele via quindici giorni prima, da venerdì 21 ottobre. Ormai sono anni che i campionati sono condizionati dall’attività internazionale delle selezioni nazionali…”.
Solo nella pallavolo, in verità. Le società di calcio non accetterebbero mai di pagare giocatori che trascorrono molto tempo con la nazionale.
“E’ vero. Da noi, purtroppo, è così. In altri sport comanda il campionato, nella pallavolo non abbiamo ancora la visibilità necessaria per opporci. Non abbiamo la forza contrattuale e dobbiamo adeguarci”.
Occupiamoci del campionato: Sorbini è teso per l’esordio casalingo dopo la netta sconfitta di Modena? E’ preoccupato?
“A Modena, da tifoso sarei rimasto male nel vedere una palla cadere senza che alcuna la andasse a prendere, un’alzata sbagliata, una centrale che non si muoveva bene. Invece, non solo da presidente, ma da chi sa che la squadra si era vista insieme, pure ancora incompleta perché manca la Klineman, era impossibile pensare che le ragazze potessero fare di più. Forse mi sarei aspettato un atteggiamento diverso, ma adesso si gioca in casa e non mancherà una spinta in più per fare bene. Ripeto, però, quanto detto all’inizio: non è una scusa, sono certo che vedremo la squadra al meglio quando arriverà la Klineman. Scaramanticamente spero che ci sia d’esempio Bergamo, che la scorsa stagione ha iniziato male tanto da mettere in dubbio il futuro dell’allenatore e alla fine ha vinto lo scudetto”.

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