di Redazione
23 ottobre 2011
PESARO – Tifare per un pilota, soprattutto per un ragazzo solare e scoprire, durante una pausa della finale di Coppa del Mondo di rugby, tra Nuova Zelanda e Francia, trasmessa in diretta da Sky, che questo ragazzo è morto, a Sepang. Marco Simoncelli, il Sic, era l’unico pilota che mi piaceva, con i suoi eccessi in pista e la sua solarità nella vita quotidiana. Un romagnolo vero, una persona sincera, con uscite degne del bar del paese, quelle che fanno ridere anche l’avventore di passaggio. Ricordo Simoncelli per il suo racconto sulle conquiste nel paddock. “Ci sono, le vedi, quasi ti si offrono e onor del vero non è facile rinunciare. Ogni tanto ci penso a un’avventura, ma poi penso alla mia Kate e mi passa la voglia d’avventure!”. Marco che bucava lo schermo, con le patatine e le scommesse, Marco ricordato da tutti, pianto da tutti. Servizi speciali nelle televisioni, nei siti internet, parole di cordoglio i Facebook e Twitter e poi, a pochi minuti da Lecce-Milan ti si spezza il cuore. il canale 201 di Sky trasmette una pubblicità di scommesse, quella con protagonista proprio Marco Simoncelli. Ma si può? La pubblicità e gli affari contano davvero più di tutto il resto? Che Skyfo!
Luciano Murgia
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