di Redazione
24 ottobre 2011
URBINO – Domenica 23 ottobre in occasione della manifestazione del movimento No-Tav un gruppo di studentesse e studenti universitari sono entrati al Palazzo Ducale di Urbino ed hanno esposto uno striscione di solidarietà alla Val di Susa in lotta.
Dopo la grande giornata di mobilitazione del 15 ottobre a Roma, gli studenti di Urbino in mobilitazione, volevano rilanciare l’unità delle lotta e riaffermare un diritto alla resistenza. Quella del movimento No-Tav è una lotta ventennale a difesa delle future generazioni che in quella valle dovranno vivere, ma soprattutto un’opposizione collettiva ad una pratica politica autoritaria, come l’imposizione di leggi, direttive e progetti. In Val di Susa ad essere messo in discussione è, quindi, un modello di sviluppo che passa sopra le esigenze dei territori e delle popolazioni coinvolte nella realizzazione di grandi opere.
“La lotta alla TAV riguarda tutti e noi non siamo disposti ad assistere allo sventramento di montagne piene d’amianto e alla conseguente perdita di ogni prospettiva di turismo eco-sostenibile – continuano gli studenti -. In Val di Susa, la politica istituzionale risponde all’opposizione sociale con la militarizzazione della valle, arresti, fogli di via, perquisizioni, cariche e lacrimogeni, chiudendo di fatto ogni spazio di agibilità politica a chi decide di schierarsi e dire di no. Infine, i ragazzi gridano: “Questa è la violenza che denunciamo a gran voce, la violenza ‘democratica’, quella abbellita dai giornali che all’informazione hanno sostituito la persuasione. Per queste ragioni siamo al fianco dei valsusini convinti, ora più che mai, che contro lo stupro della valle e la violenza di una politica piegata ai grandi interessi economici, resistere è giusto”.
Dario Greco
Lascia una risposta