di Redazione
27 ottobre 2011

Il sindaco Acqualagna Giuseppe Pierotti e Schiavoni direttore Camera di Commercio
di Luciano Murgia
PESARO – “La prossima settimana, per motivi istituzionali, andrò a Washington. Bene, dalla capitale degli Usa mi hanno chiesto di portare con me il tartufo di Acqualagna. Non mi hanno chiesto di poter gustare il tartufo delle Marche. Non esiste un tartufo delle Marche, come è capitato di leggere i giorni scorsi. Il tartufo delle Marche è quello di Acqualagna”, lo sottolinea – quasi alzando la voce, e non è sua abitudine – Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino. Come a dire che è fuori luogo estendere la riconoscibilità, il valore acquisito nel tempo da Acqualagna e dal suo tartufo, “che – aggiunge Ricci – ha una ricaduta economica importante per la Regione”.
Il presidente Ricci è padrone di casa e ospite, nella sala “Giuseppe Mari” del palazzo della Provincia, del Comune di Acqualagna, nella persona del sindaco Giuseppe Pierotti, che presenta la 46^ Fiera Nazionale del Tartufo Bianco, in programma dal 30 ottobre al 13 novembre. Quindici giorni di appuntamenti, con i clou nei fine settimana. Ricci ribadisce l’importanza del prodotto che ha reso “Acqualagna conosciuta in Italia e fuori dai confini nazionali”.
Pierotti aveva aperto l’incontro con gli organi d’informazione ricordando che il suo Comune è attento “tutto l’anno all’offerta enogastronomica che attira i turisti. Ovviamente la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco è l’evento più importante, anche perché il bianco quello più pregiato. Purtroppo, la stagione non è stata delle più esaltanti, causa la siccità. Ma le piogge degli ultimi giorni hanno aiutato. Speriamo che durante il periodo della fiera la situazione migliori ancora. Al momento, il prezzo varia da 2.200 euro al chilo per pezzature da zero a quindici grammi a 2.500 da quindici a cinquanta grammi, a 2.700 per tartufi sopra i cinquanta grammi”. Ricordiamo che Acqualagna ha una “borsa del tartufo” che informa con aggiornamenti continui sui prezzi ed evita brutte sorprese agli acquirenti. Basta accedere al sito www.acqualagna.com
Inoltre, quest’anno, a ulteriore tutela di chi acquista, è stato istituito lo Sportello del consumatore che nelle giornata 30-31 ottobre e 1 novembre provvederà a esaminare – su richiesta di chi compra – il tartufo (peso, qualità, igiene). La 46^ edizione sarà anche ecosostenibile. L’amministrazione ha dotato gli stand della ristorazione di stoviglie, piatti e bicchieri ecologici e compostabili.
“La Fiera – ha ricordato Massimo Ciabocchi, presidente della Comunità Montana Catria e Nerone– per quindici giorni è un traino del nostro territorio. Porta gente che ha un elevato tenore di vita. Le nostre aziende e la nostra gente ne hanno bisogno. Dire che il nostro tartufo è genericamente delle Marche è un insulto alla tradizione, alla storia quasi cinquantennale, alla qualità elevata negli anni e mantenuta dalla Fiera che valorizza il marchio di Acqualagna. Quando gli stranieri – e proprio in questi giorni è in visita un gruppo di olandesi – ne parlano, i loro occhi si illuminano. Spesso ci chiedono da dove arriviamo e noi per aiutarli a capire parliamo di Rimini, Urbino, Gubbio, ma solo quando parliamo del tartufo si rendono conto della nostra origine.”.
“Questa è la provincia del tartufo”, esclama Fabrizio Schiavoni, direttore generale di Camera di Commercio. Una sorta di diffida anticipata a chi osa metterlo in dubbio. Schiavoni ricorda con amarezza pezzi della provincia passati alla vicina Romagna: “Pensate che prima ancora di aumentare la consistenza del proprio territorio con le peculiarità del Montefeltro, Rimini propagandava le nostre ricchezze nei pacchetti turistici fuori stagione.
“Come Camera di Commercio e anche con l’azienda speciale Terre di Rossini e Raffaello sosteniamo la Fiera: anche in tempi di acque basse è un importante riferimento per tante realtà. E’ solo la parte commerciale che affiora, ma rappresenta un salotto di eccellenza per mettere a confronto i temi enogastronomici del momento. Il sogno di Camera di Commercio è mettere in rete i tanti momenti che da settembre a novembre e da aprile a maggio, le stagioni di una terra così ricca di prodotti, possono favorire una destagionalizzazione in grado di fare crescere il prodotto interno lordo, il Pil turistico”.
Fra le diverse aziende che credono fortemente nella Fiera Nazionale del Tartufo Bianco c’è la Ifi, molto attenta al territorio sia dal punto di vista sportivo (sponsor delle Scavolini di basket e di volley) che economico.
“Sia Ifi che la Fiera di Acqualagna – ha affermato Cesare Avanzi, portando i saluti del presidente dell’azienda di Tavullia, Tonti – rappresentano un’eccellenza della provincia di Pesaro e Urbino. Non a caso siamo al quarto anno insieme. Eccellenze che rappresentano i fattori del successo del Made in Italy nel mondo. Entrambi valorizziamo le risorse umane di questo territorio”.
Non a caso, nel numero odierno di Sette, l’inserto del Corriere della Sera, anche dalla rivale Alba arriva il riconoscimento che il vero tartufo è quello di Acqualagna, il numero uno in Italia.
La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco proporrà un calendario ricchissimo, dalla presentazione dei libri legati all’enogastronomia, alle lezioni di due straordinari chef, Massimo Bottura e Mauro Uliassi, che gli organizzatori definiscono “principi della cucina”. Ad Acqualagna arriveranno anche Fede e Tinto, protagonisti di Decanter, la trasmissione di Radiodue dedicata al mondo dell’enogastronomia. E non mancheranno i protagonisti di Colorado cafè e un concerto dedicato alle musiche di Mozart e Dvorak eseguite dall’Orchestra Sinfonica Rossini.
Avvenimenti che vi presenteremo quotidianamente.
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