di Redazione
9 novembre 2011

Studenti in piazza a Fano
FANO – Giovedì 17 novembre a Fano, come nel resto del paese e del mondo, gli studenti torneranno a scendere in piazza per riaffermare il Diritto allo studio e il libero accesso al sapere.
“Una lobby ristretta di banchieri e speculatori finanziari – scrive il circolo giovanile “Salvador Allende” – complice una classe politica debole e non all’altezza della situazione, ha condotto il nostro paese e tutto l’occidente ad una crisi senza precedenti i cui effetti vengono fatti ricadere esclusivamente sulle fasce più deboli della società.
A tre anni dall’inizio di questa crisi economica, dopo trent’anni di politiche neoliberiste, affrontiamo l’appuntamento del 17 con la consapevolezza che l’Italia si trova di fronte ad una scelta decisiva e improrogabile.
Dobbiamo scegliere quale sia la strada da intraprendere per uscire da questa situazione: proseguire con le liberalizzazioni, le privatizzazioni e una maggiore flessibilità del lavoro sapendo che questo porterà ad un ulteriore arretramento sul terreno dei diritti e indebolirà la tenuta democratica del paese oppure scegliere di investire sul sapere e l’innovazione, premiando le idee, tutelando l’ambiente e la cultura.
Noi vogliamo batterci per questa seconda ipotesi perché convinti sia l’unica strada che tenga insieme sviluppo e diritti, il nostro benessere e la solidarietà con i popoli più poveri.
Noi vogliamo seguire la direzione che da anni indicano le piazze degli studenti e che la stragrande maggioranza dei cittadini ha riaffermato nel referendum del 12/13 giugno.
Il 17 scenderemo in piazza per chiedere di convertire i finanziamenti alla scuola privata in borse di studio per gli studenti meno abbienti. Scenderemo in piazza per chiedere di interrompere le esorbitanti spese militari a favore di un piano straordinario per l’edilizia scolastica che rimetta in sicurezza gli edifici e produca nuovi posti di lavoro. Scenderemo in piazza perché la scuola che vogliamo e meritiamo è laica, plurale, inclusiva e multiculturale.
Quest’anno concluderemo il corteo provinciale presso i giardini della Rocca Malatestiana davanti al monumento ai caduti per la Resistenza perchè in questa fase di instabilità e incertezze i valori della Resistenza e il carattere antifascista della nostra Costituzione sono il nostro punto fermo, l’ago della nostra bussola.
Siamo la massima sfida al neoliberismo. Siamo lo spirito ribelle che spezza le catene e abbatte i recinti. Siamo l’assurdità più bella, il delirio più irriverente, la follia più umana. Siamo esseri umani che fanno quello che va fatto nella realtà: sogniamo. E lottiamo”.
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