Carolina Costagrande sfida il maestro Ze Roberto

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11 novembre 2011

 

Carolina Costagrande 2

Carolina Costagrande (foto Giardini)

PESARO – Carolina Costagrande, una notte contro il suo passato. C’è molto di Pesaro e della Scavolini Volley nella sfida in programma alle ore 3 italiane (diretta su Sky Sport 2, canale 202 e canale 204) di sabato 12 novembre. L’Italia, che guida imbattuta la classifica della World Cup che assegna tre posti per i Giochi Olimpici di Londra 2012, affronta il Brasile di Ze Roberto, di Sheilla e Mari. Due compagne di squadra e un allenatore che è stato determinante nella crescita della giocatrice giunta giovane dall’Argentina e impostasi all’attenzione della pallavolo europea indossando la maglia della Robur, la gloriosa società pallavolistica pesarese. Tre scudetti, stagioni indimenticabili. Il primo con Mari e Sheilla e Angelo Vercesi, sotto la lungimirante attenzione di Ze Roberto, che per farla crescere l’ha fatta allenare – nelle estati libere da impegni con una Nazionale (non più argentina, non ancora italiana) – con il Brasile. Sembrava impossibile, nella storia dello sport, vista la rivalità che divide – non solo nel calcio – i due paesi più rappresentativi dell’America Latina.

Intervistata da Sky, Carolina ha raccontato l’affetto che nutre per Ze Roberto, un uomo, prima ancora che un allenatore. E ha provato a spiegare i segreti delle verdeoro. “Si allenano e studiano, studiano e si allenano, e migliorano”. Come ha fatto lei, votata anche oggi, nel facile successo dell’Italia sulla Korea, migliore giocatrice e premiata con il solito pupazzo di peluche. Carolina ha realizzato 19 punti, migliore italiana (Arrighetti 7, Del Core 10, Lucia Bosetti 13, Gioli 8).

Mentre le italiane erano sotto la doccia, le brasiliane soffrivano non poco per avere ragione della Cina, obbligate a un tie-break che ha tolto un altro punto alla precaria classifica di Sheilla e compagne. Che sono di fronte a una partita senza ritorno: se non vincono, possibilmente 3-0, con l’Italia, dovranno pensare già al successivo turno di qualificazione alle Olimpiadi. Uno smacco, per la squadra campione olimpica in carica.

“Siamo attesi dal match più difficile dall’inizio della World Cup – ha dichiarato il ct azzurro Barbolini nella conferenza stampa post Korea -. Il Brasile è squadra fortissima, ma io penso che la mia squadra sia pronta. L’ha dimostrato giocando bene contro le coreane, dall’inizio alla fine, come dovremo fare al cospetto delle brasiliane”.

Ze Roberto ha voluto sottolineare la differenza di consistenza dei due gruppi. “Nella prima fase abbiamo affrontato la Serbia, campione d’Europa; la Germania, vicecampione d’Europa, e gli Stati Uniti, secondi nel ranking mondiale. Al contrario dell’Italia, che è prima ma dopo un girone più facile. Loro hanno battuto la Cina al tie.break, come noi. Vedremo cosa succederà alla fine della World Cup…”. Come a dire che il Brasile si sente ancora in corsa – come è giusto sia – per una delle prime tre piazze. In verità, anche stamattina, Sheilla e compagne hanno avuto grandi problemi, e solo una sbadata Cina, avanti 11-8 nel quinto set, ha consentito loro di recuperare e vincere ai vantaggi. Per il Brasile hanno realizzato: Fabiana Claudino 19, Paula Pequeno 21, Thaisa 14, Mari 9, Welissa 6, Tandara 2, Sheilla 18, Josefa 3.

Nella facile vittoria della Germania, Maren Brinker ha giocato solo il primo set, mentre Angelina Grün è stata tenuta a riposo da Guidetti.

I risultati completi e la classifica:

Sapporo: Italia-Korea 3-0 (25-18; 25-12; 25-17 in 61 minuti); Cina-Brasile 2-3 (23-25; 27-25; 25-21; 20-25; 15-17 in 124′); Giappone-Serbia 0-3 (22-25; 20-25; 21-25 in 74′).

Okayama: Repubblica Dominicana-Kenia 3-1 (25-18; 25-14; 26-28; 25-19 in 99′); Algeria-Germania 0-3 (10-25; 8-25; 19-25 in 63′); Argentina-Usa 0-3 (12-25; 15-25; 19-25 in 65′).

Italia 17 (6 giocate, 6 vinte; 18 set vinti, 3 persi)

Usa 15 (6-5; 15-4)

Germania  14 (6-5; 16-5)

Cina 13 (4-2; 16-9)

Brasile 12 (5-1; 16-10)

Serbia 11 (3-3; 13-10)

Giappone 10 (3-3; 12-9)

Repubblica Dominicana (2-4; 8-13) e Argentina (2-4; 6-14) 6

Korea 4 (1-5; 5-15)

Kenia (0-6; 2-18) e Algeria (0-6; 1-18) 0

L.M.

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