Fano, la Cna si appella ai partiti su case coloniche e rurali

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11 novembre 2011

L’associazione si rivolge alle forze politiche presenti in consiglio e alla Provincia per approvare in tempi stretti lo strumento urbanistico. Lunedì 21 fissato un incontro con gli amministratori: “Serve responsabilità, la crisi non aspetta”

 

Casa colonica

Una casa colonica

FANO – Cna di Pesaro e Urbino e Cna Costruzioni esprimono soddisfazione per la conclusione dell’iter amministrativo che ha portato in discussione il Piano particolareggiato che riguarda in particolare le cosiddette B5, ovvero le case coloniche e gli edifici rurali del comprensorio comunale. Un primo concreto risultato che ha premiato l’impegno della Cna, che su questo argomento ha speso molte energie sottoponendo la questione in tutti questi anni nelle varie sedi istituzionali e creando un’inedita sensibilità sul tema degli edifici rurali e sulla cultura del paesaggio.

Al di là delle legittime posizioni, e delle differenti interpretazioni l’associazione invita in queste ore tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale e l’amministrazione provinciale, ad un’assunzione di responsabilità. Nel pieno di una crisi come quella che sta attraversando il settore dell’edilizia nella nostra provincia, l’approvazione del piano potrebbe infatti dare il via libera a una serie di interventi di qualificazione e ristrutturazione nel comprensorio fanese.

Si tratterebbe – dice il presidente provinciale dell’Unione, Marco Rossidi una vera e propria boccata d’ossigeno per un settore (quello dell’edilizia e dell’impiantistica), in evidente e perdurante stato di difficoltà”.

Secondo la Cna le costruzioni classificate come B5 nel territorio comunale sono circa 130,  e su queste si potrebbero operare una serie di interventi come ampliamenti e ristrutturazioni che migliorerebbero non solo il decoro e l’immagine del comprensorio comunale, ma che darebbero forte impulso all’economia e ad un settore in affanno. “Nessuna speculazione dunque – dice il presidente della Cna di Fano Davide Gattonima un’operazione che avrebbe come duplice obiettivo quello di riqualificare l’immagine del territorio e di ridare fiato a tante piccole imprese e all’economia”.

Questo – spiegano Rossi e Gattoniperché all’operazione si possono unire interventi collegati all’attuazione del Piano Casa che prevedono aumenti di cubatura e riqualificazione delle abitazioni secondo le norme legate al risparmio energetico. Si tratta di interventi che consentirebbero agevolazioni fiscali per i cittadini nella misura del 36 e del 55%Per non perdere questo tipo di agevolazioni, e per creare nuove opportunità alle nostre imprese occorre accelerare i tempi. Per questo ci appelliamo ancora una volta alle forze politiche di Fano e alla Provincia di Pesaro per giungere al più presto all’approvazione del Piano particolareggiato. La crisi non aspetta, e molte ditte del settore, se qualcosa non cambierà, rischiano la chiusura per mancanza di lavoro”.

Intanto la Cna prosegue il suo lavoro di mediazione per una rapida applicazione del Piano. Lunedì 21 novembre alle 18 è fissato un incontro con gli amministratori fanesi per definire criteri e tempi di attuazione del Piano stesso.

 

Un commento to “Fano, la Cna si appella ai partiti su case coloniche e rurali”

  1. Un requiem per ciò che resta delle nostre case coloniche…
    Come pensano di riqualificare il territorio apportando AUMENTI DI CUBATURA”? Altrochè “boccata d’ossigeno”… hanno finito di saccheggiare le città, ora si apprestano a divorare le campagne… L’EDILIZIA E’ IN CRISI? CAMBIASSERO MESTIERE COME L’HO DOVUTO (E LO DEVO) FARE IO INNUMEREVOLI VOLTE!

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