Dolce attesa, un percorso di nascita a misura di donna

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16 novembre 2011

Grazie all’integrazione tra Asur Area Vasta numero 1 e Ospedali Riuniti Marche Nord. Potenziata l’assistenza e il sostegno alla mamma durante la gravidanza

 

Giancarlo Giacomucci, Lorena Mombello e Alberto Marabini

Giancarlo Giacomucci (responsabile dell’unità operativa Tutela, Salute Minori, Famiglia Donna), Lorena Mombello (direttore sanitario Marche Nord), Alberto Marabini (direttore Ostetricia e Ginecologia)

PESARO – Dolce attesa. In tutti i sensi. Con il nuovo percorso nascita integrato tra ospedale e territorio tutto scivola senza difficoltà. Tre ecografie distribuite nel corso dei 9 mesi di gravidanza già pronte e prenotate.

Non resta altro che presentarsi agli appuntamenti” spiega Giancarlo Giacomucci, responsabile dell’unità operativa Tutela, salute minori, famiglia donna del distretto sanitario di Pesaro (Asur area vasta numero 1 sede di Pesaro) che insieme ad Alberto Marabini, primario della Ginecologia e ostetricia del presidio ospedaliero San Salvatore degli Ospedali riuniti Marche nord, ha messo in fila le necessità delle donne con la finalità di tutelare la sicurezza e garantire un percorso di umanizzazione.

Le modalità sono semplici: tutte le donne residenti nei 9 comuni dell’ambito territoriale (cioè a Pesaro, Colbordolo, Gabicce, Gradara, Mombaroccio, Monteciccardo, Montelabbate, Tavullia e Sant’Angelo in Lizzola), appena accertata la gravidanza dovranno solo recarsi al distretto di via Nanterre munite di tre richieste ecografiche redatte dal medico di medicina generale e prenotare la prima ecografia entro la 13esima settimana. Effettuato questo esame verranno prenotate immediatamente le due successive al San Salvatore, quella del secondo e terzo trimestre. Un percorso garantito, immediato e completamente gratuito, che consentirà alle donne di concentrare tutte le risorse in un’unica direzione: godersi la gravidanza e la crescita del bambino.

La realtà pesarese è dominata da un grande utilizzo della libera professione -commenta Giancarlo GiacomucciVa bene se riflette una libera scelta, non va bene se è l’unica scappatoia per effettuare esami e controlli in sicurezza. Per questo abbiamo potenziato e riscritto il percorso nascita che ci consentirà di assistere, dall’inizio alla fine, le donne in gravidanza”. “Attraverso il percorso ecografico – incalza Marabinila donna viene confortata sull’andamento della gravidanza con notevoli vantaggi psicologici. E proprio per migliorare ulteriormente questo viaggio, oltre alla già avviata reintroduzione del parto indolore, entro il 2012 avremo il nuovo blocco travaglio parto con quattro stanze singole, e terminerà la ristrutturazione del reparto con stanze a due letti, bagno autonomo e ambienti più accoglienti. Entro gennaio l’introduzione del b-test per la valutazione del rischio genetico. Si tratta di un’indagine recente, non prevista dal decreto Bindi, ma che insieme alla villocentesi e amniocentesi chiude il cerchio delle ricerche genetiche prenatali”.

Un percorso che risponde pienamente alle linee guida nazionali – conclude Maria Capalbo, direttore direttore dell’Area vasta numero 1 – che ridisegnano il sistema dell’assistenza alla madre e al bambino su due assi fondamentali, ospedale e territorio, per una presa in carico globale e continua della donna”.

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