Manifestazione studentesca provinciale

di 

16 novembre 2011

Manifestazione studentesca 17 novembre 2011

Il flyer della manifestazione di domani

FANO – “Vogliamo un mondo all’altezza dei sogni che abbiamo”. Lo dicono i ragazzi e le ragazze del Circolo giovanile “Salvador Allende” di Fano, Collettivo studentesco “Carlo Giuliani” di Urbino, la Rete degli Studenti Medi (coordinamento provinciale di Pesaro e Urbino). Di seguito il comunicato ricevuto che pubblichiamo:

Siamo ragazze e ragazzi che avvertono il bisogno e l’urgenza di un forte cambiamento nelle politiche per l’istruzione nel nostro Paese, perché siamo studenti e saremo cittadini solo se ci sarà ridato il nostro diritto al futuro: un diritto che passa per la libertà del sapere e per la difesa e la valorizzazione dell’istruzione pubblica.

Per questo, in occasione della Giornata internazionale di mobilitazione studentesca, promuoveremo una manifestazione a Fano come Rete degli Studenti Medi di Pesaro e Urbino, Circolo Allende Fano e Collettivo Giuliani di Urbino.

Da anni gli studenti del nostro Paese sono in mobilitazione contro le politiche di attacco al sistema di istruzione pubblica e per una nuova idea di futuro e di libero accesso al Sapere.

I continui tagli e le riforme di scuola e università italiane, che hanno creato nuove barriere all’accesso all’istruzione a tutti i livelli, si vanno però oggi ad inserire in un quadro internazionale drammatico.

Di fronte ad una imponente crisi economica strutturale l’attuale classe politica è convinta che la risposta per uscire sia tagliare gli investimenti pubblici nei settori del welfare e del lavoro, attaccando diritti e salari colpendo ulteriormente le giovani generazioni.

Le fasce più deboli della popolazione sono chiamate a pagare più di tutti una crisi che è stata generata dal mondo della finanza, dei grandi patrimoni e dell’evasione. Di fronte alle politiche di austerity promosse dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Centrale Europea, emerge una richiesta e un’esigenza sempre più pressante di ripensare l’intero sistema, uscendo non solo dall’attuale crisi, ma da un modello sociale, culturale ed economico insostenibile e ingiusto.

Pensiamo che sia quindi necessario rilanciare a livello internazionale una nuova idea di società che sappia guardare al futuro e che rimetta al centro i diritti, i valori della democrazia e i beni pubblici, definendo il ruolo fondamentale che la istruzione pubblica e il diritto allo studio devono avere nella nuova idea di mondo che vogliamo.

Nell’attuale contesto è necessario ripartire quindi dalle scuole, dalle università e dalla ricerca, disegnando un percorso condiviso e aperto che ponga finalmente le basi di una società della conoscenza che rilanci il ruolo del Sapere come bene pubblico.

VOGLIAMO una scuola sicura che non ci crolli addosso, che sia aperta anche al pomeriggio, con strutture moderne, impianti sportivi, biblioteche, luoghi di aggregazione, laboratori. Un investimento sulle strutture non è più rinviabile, chiediamo un grande piano per la messa in sicurezza degli edifici e per l’ammodernamento degli spazi. È questa la vera grande opera che questo Paese deve attuare.

VOGLIAMO che la scuola pubblica sia realmente gratuita e accessibile a tutti; libri di testo, contributo volontario, ripetizioni, trasporti, materiale didattico non possono essere un ostacolo per molti ma un diritto di tutti.

VOGLIAMO una didattica tutta nuova, che non si riduca a lezioni noiose e frontali, basate su programmi obsoleti e con una valutazione che non premia chi è più bravo e che lascia indietro chi ha carenze. Biennio unitario, tecnologia, collegamento col mondo del lavoro, programmi nuovi e aggiornati, sono il primo passo per rendere la scuola un posto da cui gli studenti non vogliono fuggire ma che serva veramente a crescere e diventare cittadini consapevoli.

VOGLIAMO un diritto allo studio che consenta a tutti gli studenti di accedere alla formazione universitaria senza più ostacoli sociali o economici né prestiti d’ onore.

VOGLIAMO un’università accessibile in cui le tasse non rappresentino più un sistema di finanziamento e di copertura dei tagli ai finanziamenti ma che partano dalle condizioni economiche degli studenti.

VOGLIAMO un’università aperta che non preveda blocchi all’accesso o numeri chiusi o programmati e che rimetta al centro il valore sociale della formazione per tutti.

VOGLIAMO che l’istruzione diventi la priorità di investimento, con i tagli che lascino definitivamente spazio a nuovi investimenti per rilanciare scuola, università, diritto allo studio a discapito di investimenti in spese militari e finanza.

VOGLIAMO un’istruzione che sia pubblica, libera, laica, democratica, di qualità e per tutti.

VOGLIAMO una nuova società, che sia basata sulla conoscenza e che veda le sue fondamenta nell’accesso libero e gratuito alla cultura e non dai profitti di evasori,lobbisti e speculatori finanziari.

VOGLIAMO un futuro che non sia mangiato dal vortice degli stage gratuiti, del lavoro nero, dei contratti a tempo determinato, dell’assenza di stabilità e lavoro. Un futuro libero dalla precarietà.

VOGLIAMO che le priorità della nostra generazione siano rappresentate, non solo da un punto di vista anagrafico, da una politica troppo spesso distante e che non ci ascolta.

VOGLIAMO un mondo in cui l’unica globalizzazione dilagante con cui vogliamo confrontarci sia quella dei diritti.

VOGLIAMO un mondo all’altezza dei sogni che abbiamo!“. Circolo giovanile “Salvador Allende” di Fano, Collettivo studentesco “Carlo Giuliani” di Urbino, Rete degli Studenti Medi (coordinamento provinciale di Pesaro e Urbino).

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