di Redazione
21 novembre 2011

James White nella foto Marco Giardini
di Davide Perugini
PESARO – Continua il buon momento della Scavolini Siviglia, che bissa il successo di Caserta regolando una Benetton apparsa sottotono nei suoi uomini migliori (Bulleri fermo a zero punti, Alessandro Gentile uscito perdente dallo scontro con Daniel Hackett). Anche il temuto re delle doppie-doppie Jeff Adrien è stato tenuto sottomedia, grazie ad un ottimo lavoro svolto dai pivot pesaresi, con Cusin abile nei raddoppi e Lydeka sempre presente a rimbalzo difensivo. Qualche problemino in cabina da regia, dove i periodi negativi di Hickman sono stati amplificati dalle brutte prestazioni di Cavaliero e Traini. Ma coach Djordjevic, applaudito da una buona parte del pubblico, non ha mai trovato un quintetto per mettere in difficoltà i giocatori di Dalmonte e alla fine i due punti hanno premiato meritatamente i ragazzi del presidente Del Moro.
IL MOMENTO DELLA SQUADRA
Dopo le prime giornate in cui la Vuelle veniva trascinata dai suoi italiani, con Treviso per la prima volta sono stati tutti e tre gli americani a risultare protagonisti. Hickman, dopo un primo tempo con qualche pecca di troppo, nella ripresa diventa il principale artefice dell’allungo decisivo sfornando assist con il contagiri ben sfruttati dai compagni. Jumaine Jones chirurgico nell’approfittare dei “mismatch” favorevoli, alternando il gioco spalle a canestro con le usuali triple da otto metri. James White ha segnato 20 punti in 28 minuti con 7 su 12 al tiro, sei rimbalzi e quattro assist. E poi ancora non è al top della forma.
I PIU’…
Rimbalzi – 35 a 34 per Pesaro. Per la prima volta in sei partite la Scavolini Siviglia, anche se di poco, vince la lotta sotto le plance. Il controllo dei tabelloni è una priorità per il gioco in transizione, vero punto di forza per Dalmonte in questa stagione.
Jumaine Jones – sicuramente non ha più l’esplosività dei tempi d’oro, ma vederlo protagonista contro un campione Nba con i Celtics come Scalabrine, ti fa ricordare che Jumaine in America ha giocato per davvero.
Jake Blakenship – Non tanto per il valore del ragazzo, che onestamente non conosciamo, ma per la volontà della dirigenza pesarese di alzare la qualità degli allenamenti e di prevenirsi da eventuali infortuni.
… E I MENO DELLA SETTIMA GIORNATA
Tiri liberi – 19 su 29, ancora dieci liberi sbagliati anche da tiratori solitamente precisi. Dalmonte ha preso atto del problema, noi glielo ricorderemo spesso.
Daniele Cavaliero – Dopo le ottime prestazioni offerte contro Milano e Cantù, il triestino appare in stato confusionale, rifiutando tiri facili e concedendo troppo ai diretti avversari.
La panchina – Solo nove punti per i quattro che non sono partiti in quintetto. La crescita di White e Jones non deve essere un alibi per chi deve sostituirli.
DAGLI ALTRI PARQUET
Dopo sette giornate si riforma in testa il trio da Eurolega con Milano, che riposava, raggiunta da Siena – che vince con qualche affanno contro Varese – e da Cantù, che regola Caserta con 23 punti di Basile. Prima vittoria in campionato per Casale Monferrato di coach Crespi, corsara a casa di Avellino prossima avversaria di Pesaro. Successi in trasferta anche per Cremona (in volata a Teramo), per la sempre più sorprendente Venezia (al supplementare a Biella) e per la Virtus Bologna, che espugna Ancona dove proseguono i problemi per la Fabi Montegranaro anche dopo il cambio d’allenatore. Nell’anticipo del sabato Sassari approfittava dei problemi di infortuni dell’Acea Roma, vincendo senza problemi.
I TRE TOP TEAM DELLA SETTIMA GIORNATA
Umana Venezia
Canadian Solar Bologna
Novi Più Casale Monferrato
I TRE FLOP TEAM DELLA SETTIMA GIORNATA
Fabi Shoes Montegranaro
Acea Roma
Sidigas Avellino
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