di Redazione
21 novembre 2011
Volley, un derby di tensione per la Scavolini
di Luciano Murgia

Maren Brinker con la divisa della Scavolini Pesaro Volley (foto Giardini)
PESARO – Sarà la sera del derby, che ha fatto registrare una prevendita fiacca. Ieri mattina non erano stati staccati cinquanta tagliandi. E la maggior parte venduti a tifosi della Chateau d’Ax. Se le sensazioni saranno confermate, la Scavolini rischia di giocare il derby in trasferta. Chi è arrivato ad acquistare il tagliando, ha anticipato che saranno almeno cinquecento i tifosi urbinati al seguito della squadra del cuore. La Scavolini Volley ricorda che il botteghino di Campanara apre alle 18,30. In base all’accordo tra le due società, i tifosi urbinati hanno diritto a uno sconto del 50 per cento sul costo del biglietto esibendo l’abbonamento alla Chateau d’Ax.
Si gioca al PalaCampanara, ore 20,30, la quinta giornata di andata del campionato di pallavolo femminile serie A. Arbitrano Bruno Frapiccini e Vittorio Sampaolo. Le ragazze di Paolo Tofoli, che devono recuperare la partita casalinga con Piacenza, sono ancora a quota zero (tre sconfitte, un solo set vinto). Al contrario, la squadra ducale ha perso un solo incontro, al tie-break con Villa Cortese, ed è terza in classifica con 10 punti.
La Scavolini si è allenata per la prima volta al completo questo pomeriggio. Maren Brinker, rientrata come la compagna di squadra De Gennaro e l’urbinate Sirressi dalla World Cup in Giappone, domenica ha guardato le compagne lavorare con impegno. Maren era decisamente stanca. Per fortuna, è sembrata pimpante Serena Ortolani, che ha recuperato dall’infortunio che le ha impedito di vincere l’oro nella competizione mondiale.
La Scavolini parte sfavorita, anche se animata da una grande voglia di vincere. Purtroppo l’ambiente del volley pesarese sembra scosso dalle critiche dello sponsor Valter Scavolini che ha anticipato – sintetizzando – che se la Robur non vince lo scudetto, la sponsorizzazione si interrompe. E ha poi dissentito dalla mancata conferma di Costagrande e Jacqueline.
Abbiamo mille e più motivi per volere bene a Valter Scavolini e alla sua famiglia, ma la sua dichiarazione ci è sembrata fuori luogo, per il modo e per il tempo. Per il modo, perché – se non ci sono altre situazioni che non conosciamo – queste cose – fra amici, come società e sponsor hanno sempre dichiarato di essere – si dicono, appunto, fra amici. Per il tempo, perché Carolina Costagrande è andata via dopo il terzo scudetto. E Jacqueline era stata protagonista di uno sgradevole episodio della sfida europea con Bergamo, tanto che Ze Roberto, dopo l’eliminazione, aveva presentato le dimissioni per non obbligare la società a cacciare Jacqueline.
Semmai, doveva esprimere l’insoddisfazione subito. Ma la squadra che non piaceva allo sponsor era prima in campionato e qualificata per le Final Four di Champions League. Dunque, malgrado la perdita di Carolina, che ci sta nel cuore e consideriamo fra le tre più forti giocatrici al mondo. Portando a Pesaro Destinee Hooker, la dirigenza Scavolini aveva sostituito nel migliore dei modi Carolina. Solo tecnicamente, purtroppo, perché umanamente fra le due c’è la stessa distanza che separa la Terra dalla Luna. Nello sport è meglio non avere certezze, ma con Hooker difficilmente la Scavolini avrebbe perso il campionato. E sarebbe stato poker. A quel punto, cosa avrebbero fatto gli altri sponsor, sempre sconfitti da Pesaro negli ultimi anni? Si sarebbero ritirati e avrebbero consentito alla Scavolini di vincere sempre?
Non sappiamo se la Scavolini paga più degli altri. Sappiamo che dal 2003/2004, anno del matrimonio tra Scavolini e Robur, la società ha regalato allo sponsor 3 scudetti, 3 Coppe Italia, 2 Coppe Cev, 4 SuperCoppe italiane, ma anche uno scudetto, una Coppa Italia e 2 SuperCoppe di beachvolley. Nessun’altra squadra ha vinto così tanto. Gli altri sponsor si sono dileguati?
La dichiarazione di Valter Scavolini ha messo ulteriore pressione a un ambiente che – abituato ai fasti del passato – vive con ansia il momento così difficile.
Ma – ritornando alle giocatrici che se ne vanno – vogliamo ricordare a chi fa finta di non sapere che l’Italia vive un evidente declino economico, che i ristoranti italiani non sono pieni delle migliori giocatrici di volley. Anche nel volley, l’Italia deve sostenere la concorrenza spietata di chi ha soldi in nero, non paga tasse e utilizza lo sport per farsi strada anche in politica.
Così, ecco l’elenco di giocatrici italiane e straniere cresciute nel nostro campionato che hanno scelto l’estero:
Sara Anzanello gioca nel ruolo di centrale nell’Azərreyl Bakı Voleybol Klubu.
Paola Cardullo gioca da libero nel Racing Club de Cannes.
Carolina Costagrande gioca nel ruolo di schiacciatrice nel Guangdong Hengda.
Antonella Del Core gioca nel ruolo di schiacciatrice nel Ženskij Volejbol’nyj Klub Fakel
Simona Gioli gioca nel ruolo di centrale nel Ženskij Volejbol’nyj Klub Fakel.
Eleonora Lo Bianco gioca nel ruolo di palleggiatrice nel Galatasaray Bayan Voleybol Takımı.
Jovana Brakočević gioca nel ruolo di schiacciatrice ed opposto nel JT Marvelous (dal 2007 al 2010 a Conegliano)
Christiane Fürst gioca nel ruolo di centrale nel VakıfBank Güneş Sigorta Spor Kulübü.
Senna Usić gioca nel ruolo di schiacciatrice nell’Eczacıbaşı Bayan Voleybol Takimi.
Katarzyna Skowrońska gioca nel ruolo di schiacciatrice ed opposto nel Guangdong Hengda.
Manon Flier gioca nel ruolo di opposto nelle Toray Arrows.
Margareta Kozuch gioca nel ruolo di schiacciatrice ed opposto nel Trefl Piłka Siatkowa SA Sopot.
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