di Redazione
22 novembre 2011
FANO – Parafrasando Manzoni, vorrei far sapere ai “25 amici” che ho nella città di Fano del fatto che mi sono dimesso da Segretario del Sindaco, Stefano Aguzzi. Ho chiesto di riprendermi la mia libertà per poter tornare ad essere un piccolo ma impegnato protagonista della vita civile, sociale e religiosa della nostra città. Questa decisione non è scaturita da nessuna tensione drammatica ma dalla constatazione, parallela, da parte del Sindaco di aver bisogno soprattutto di un dipendente esecutore, preciso e affidabile (quello che, sembra, a volte non sono..) e da parte mia del venire meno sempre più delle motivazioni più profonde per cui avevo accettato di correre questa avventura. Mi riferisco al fatto che sono da sempre convinto assertore della collaborazione tra volontariato ed istituzione: l’una non si salva e non è efficace senza l’altra. E avevo accolto l’invito del Sindaco (nel 2009) a lavorare da dentro l’istituzione comunale, nella prospettiva (almeno da parte mia) di studiare insieme soluzioni nuove per questa città immersa nella crisi globale che conosciamo: emarginazione, giovani, religione, cultura, lavoro, scuola, dialogo, ecc.. aspettano qualcosa di diverso da quanto fatto finora.. Il fatto che il Sindaco non avesse l’assillo della ricandidatura poteva favorire questo impegno a più vasto raggio. Ma poi giorno dopo giorno lui ha avuto sempre meno tempo, anche solo per scambiare una sola idea, e io sono stato inquadrato sempre più come un dipendente che ha curato le pratiche che il Sindaco gli affidava. Ora desidero ripartire, senza essere il portavoce di nessuno, con le mie associazioni “Il Samaritano” (attenzione ai poveri) e “Diogene” (alla ricerca dei valori umani e religiosi), in dialogo con chi potrò incontrare, in modo particolare con i mezzi di comunicazione, oggi decisivi per la costruzione del tessuto del vivere civile. E senza far sconti a nessuno. Ringrazio il Sindaco per la fiducia accordatami in questi anni, e le tante persone che lavorano in Comune e con cui ho stretto legami di sincera amicizia e di fattiva collaborazione. E’ ora di andare avanti: la città ci attende sulla strada del futuro.
Primo Ciarlantini
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