Operazione Nummus, confermata l’autenticità dei reperti

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22 novembre 2011

Guardia di finanza sequestro materiale storico e archeologico

Monete e altri beni storico-archeologici recuperati dalla Guardia di finanza

PESARO – Tempo fa avevamo parlato dell’operazione Nummus, ovverosia del sequestro della guardia di finanza di Pesaro, nucleo di polizia tributaria, di beni architettonici importantissimi (per rileggere l’articolo clicca qui). Bene, gli ulteriori approfondimenti eseguiti sulle monete, sulle anfore e sugli altri documenti storici – in tutto 1.800 – che venivano rivenduti sul web da nove persone denunciate, a vario titolo, per ricettazione, violazioni in materia di ricerche di materiale archeologico e impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato, hanno permesso di classificare il materiale rinvenuto, durante le perquisizioni avvenute a Pesaro, Urbino, Fano, Tavullia, Gabicce Mare e Cattolica.

I periti nominati dalle Procure della Repubblica di Pesaro e Urbino hanno confermato l’autenticità dei beni sottoposti a sequestro. L’interesse storico e archeologico di cui all’art. 10 del D.L.vo n. 42/2004 è riconducibile, infatti, oltre alle 1.706 monete di epoca romana medievale e greca, alle 5 anfore, ai 46 fossili, al mortaio e a 9 monili, anche ai documenti storici, pergamene, editti e banconote risalenti al 1700/1800.

Al riguardo, si evidenzia che la classificazione e la perizia effettuata sui documenti ha consentito di appurare che alcuni degli stessi sono riconducibili a pubbliche amministrazioni o archivi ecclesiastici risalenti al 1700/1800 tra cui: lettere della Delegazione Apostolica di Pesaro e Urbino a firma del Consultore Filippo Ruffini Ganganelli, lettere della Comunanza di Orzaiola, lettere della Congregazione Annanoria di Forlì, lettere della Congregazione del Santissimo Sacramento di Perchiule, lettere dell’Archivio Diocesano San Pietro in Piano ed Annesso di San Martino e lettere indirizzate a Papa Innocenzio XIII.

Inoltre, il sequestro ha interessato banconote risalenti alla Repubblica Romana 1779, editti, dispense e notificazioni risalenti al 1700/1800 riconducibili al Delegato Apostolico di Pesaro, al Governo Provvisorio delle Province Unite Italiane datato 1831, al Tesoriere della Reverenda Camera Apostolica, al Banco di Santo Spirito della Pietà, al Banco di Santo Spirito di Roma, alla Repubblica Romana, Paoli II, VII, IX e X, alla Cancelleria di San Lorenzo in Campo, al Cardinale Ruffo Legato di Bologna, al Cardinale Legato Boncompagni Ludovisi di Bologna, al Cardinale Legato Spinola di Bologna, al Cardinale Camerlengo, alla Congregazione della Carità di Urbino, alla Congregazione della Carità di Fano, nonché un messale in lingua latina risalente al XVIII secolo riportante la lettera dedicatoria indirizzata a Papa Urbano XVIII Barberini.

Le Fiamme gialle di Pesaro invitano la cittadinanza e gli enti a segnalare l’eventuale furto di documenti storici riconducibili a quelli sopra indicati.

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