di Redazione
26 novembre 2011
PESARO – L’evento è organizzato dal gruppo Amnesty International di Pesaro: giovedì 1 dicembre, ore 21.15, al cinema Astra, spettacolo teatrale, a ingresso libero, dal titolo “Spara Frank, la vera storia di Franklin Ray Tucker”. Un contributo alla riflessione sull’applicazione della pena di morte, di e con Francesco de Francesco e Luca Garello, patrocinato da Amnesty International, sezione italiana, durata circa 70 minuti. Al termine dello spettacolo gli attori si fermeranno per una conversazione con il pubblico.

spara frank locandina
SPARA FRANK – LA VERA STORIA DI FRANKLIN RAY TUCKER
Scritto da: Luca Garello
Diretto e interpretato da: Francesco De Francesco e Luca Garello
Con il patrocinio di: Amnesty International – Sezione italiana
Testo vincitore del Premio della Critica al Premio Nazionale di Nuova Drammaturgia Borrello 2011
Presentazione:
Stati Uniti, 1946-1986. Due vite corrono dentro gli anni più turbolenti della storia americana. Da Elvis Presley agli anni della contestazione giovanile. Dalla vergogna del Vietnam alla caduta delle illusioni di una generazione. Dal primo uomo sulla Luna al secondo mandato Reagan. Sullo sfondo le immagini drammatiche di un’ America ancora più lontana: quelle del terribile uragano che nel 1900 rase al suolo la città di Galveston in Texas. Anima bianca e anima nera danzano in un abbraccio più stretto che in qualsiasi altra democrazia occidentale: l’America luccicante delle grandi imprese spaziali e l’America degli ultimi, l’ America del Grande Sogno e l’America dei ghetti. Ritratto di un paese che cade e si rialza, che promette di cambiare e che poi, forse, non cambia mai. Howard e Franklin, i due protagonisti, incroceranno il loro cammino in occasione della condanna a morte di quest’ultimo, malato di mente dalla nascita. E quel lettino di morte, quel macabro rituale di annientamento sono il segno di un paese vittima e carnefice di sè stesso. Che senza vergogna manda a morte minorenni, anziani e malati mentali. Tra le pieghe di un’ immagine patinata da esportazione si nasconde l’altra America. Fatta di periferie dimenticate da Dio, tribunali da Far West e carceri come gulag.
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