Sos Crisi. Gli industriali: “Cala l’export, il pubblico faccia la sua parte”

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29 novembre 2011

Claudio Pagliano tra Luca Paolazzi e Salvatore Giordano

Claudio Pagliano, presidente degli industriali pesaresi, tra il direttore Salvatore Giordano (a destra) e Luca Paolazzi, direttore nazionale del Centro studi

PESARO – La crisi continua a calare la sua mannaia anche nella nostra provincia. Al di là delle impressioni soggettive, chiarissimi i dati forniti stamattina da Confindustria Pesaro e Urbino, col presidente Claudio Pagliano che senza mezzi termini ha parlato si situazione preoccupante. Anche nell’export, solo fino a qualche mese fa il punto di tenuta delle nostre imprese.

Nel terzo trimestre del 2011 le vendite – diminuite globalmente dell’1,4% – hanno avuto un andamento negativo anche sul mercato estero (-1,7%). Ecco che pure il +1,5% alla voce produzione industriale non può far dormire sonno tranquilli visto che – ha sottolineato il presidente di Confindustria Pesaro e Urbino Claudio Pagliano – “si tratta di un dato che va preso con cautela. Questo per via  delle dinamiche di ristrutturazione che coinvolgono molte aziende generando effetti differenziati tra loro, anche in relazione al diverso grado di esposizione all’estero”.

Una situazione negativa resa tale anche dall’aumento dei costi di materie prime (+2,1% rispetto al secondo trimestre di quest’anno sul mercato nazione, +2,7 su quello estero), che comunque ha portato un’incremento dei prezzi contenuto o del tutto assente.

Siamo di fronte a un rallentamento che preoccupa – ha continuato Pagliano – E le previsioni relative alle vendite per i prossimi mesi sono improntate a un certo pessimismo. Ci attendiamo però un miglioramento per quanto riguarda il mercato estero, che fino a ieri aveva attutito la nostra decrescita. Uno dei settori che soffre di più è quello del legno-mobile, dove su base annua c’è stata una diminuzione nella produzione dell’8,6%. Negativa anche la situazione commerciale (-11,6%), a cui ha contribuito in particolare l’andamento negativo delle vendite sull’interno (-13,8%), mentre quelle all’estero hanno fatto registrare “solo” un -2,9%”.

Qualche timido segnale positivo solo sulle ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e sugli interventi in deroga, scesi da gennaio a ottobre di 36,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2010.

 

ASSEMBLEA TERRITORIALE

Numeri sviscerati in mattinata, prima della terza e ultima assemblea territoriale che oggi, dalle 17, ha riunito a palazzo Ciacchi gli associati a Confindustria dell’area Pesaro, Pian del Bruscolo, Tavullia e Gradara. Atteso l’intervento di Luca Paolazzi, il direttore del nazionale del Centro studi dell’associazione che già nella conferenza stampa di stamattina aveva fornito le sue valutazioni.

Nessuno ha un manuale d’istruzioni per uscire dalla crisi – ha detto Paolazzi – La situazione in cui versa il nostro Paese è particolarmente delicata. Si fatica a spiegare come lo spread (il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli di Paesi considerati economicamente più solidi come la Germania, ndr) non impatta solo sulla finanza, bensì sui bilanci delle banche e sui tassi da praticare. Germania e Francia non devono pagare questi differenziali e non sono bloccati come noi. Che succederà? Nessuno lo sa. Siamo in una fase di fiato sospeso”.

 

PAGLIANO RADDOPPIA

Sul finire di conferenza stampa, Claudio Pagliano ha rilanciato alcuni temi cari a lui e a tutti i vertici dell’associazione che rappresenta a livello locale. “La flessione è mondiale, ma a livello provinciale il mondo delle imprese non può reggere da solo il territorio. Ecco che rilanciamo l’idea dell’ospedale unico Pesaro-Fano e del secondo casello, in modo che siano da volano per la nostra economia“.

e.lu.


Ecco il file .pdf contenente i Dati di Confindustria Pesaro e Urbino sul terzo trimestre 2011

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