di Redazione
4 dicembre 2011
Preso pedofilo seriale. E’ un fanese di mezza età che avrebbe avvicinato anche altri minorenni

FANO – Si fingeva medico per adescare le ragazzine: arrestato un fanese di mezza età già noto alla giustizia. Gli agenti della squadra mobile di Pesaro hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare per i reati di violenza sessuale aggravata ai danni di minorenne e corruzione di minorenne.
Il fatto risale alla fine dello scorso mese, quando in un quartiere residenziale di Fano una bambina di 11 anni, mentre giocava all’interno di un giardinetto pubblico, veniva avvicinata da un uomo che si sarebbe spacciato per un medico. “Devo visitarti”, la frase che l’uomo avrebbe rivolto alla piccola carpendone la fiducia, e convincendola a seguirlo in un angolo appartato. Proprio lì, lontano dallo sguardo della gente, avrebbe iniziato a palpeggiarla.
A quel punto la ragazzina, spaventata, scappava, correndo a casa a raccontare l’accaduto ai genitori. La denuncia sporta presso l’ufficio minori della Questura di Pesaro e Urbino ha avviato le indagini che hanno portato all’arresto.
PEDOFILO SERIALE
L’attività investigativa della polizia avrebbe fatto emergere un ulteriore episodio, risalente al settembre scorso, nello stesso quartiere fanese. Anche in quel caso un uomo si sarebbe spacciato per medico davanti a un gruppo di ragazzine, prima di denudarsi e iniziare a toccarsi.
A fine novembre alla polizia è giunta un’ennesima segnalazione di un uomo che, in un comune dell’hinterland fanese, alla guida di un’auto, aveva avvicinato un gruppetto di bambini, sia maschietti che femminucce, accreditatosi prima come medico e poi come allenatore di pallavolo. Nell’occasione i piccoli, intuito il pericolo, si sarebbero allontanati, fornendo successivamente agli investigatori particolari preziosi per l’identificazione dell’uomo, fra l’altro già notato in passato aggirarsi nei luoghi frequentati da bambini (parchi pubblici, gelaterie, eccetera).
Tutti elementi che, unitamente alle risultanze delle investigazioni degli agenti della squadra mobile condotte anche con mezzi tecnici, hanno consentito di risalire in tempi brevi all’identità del sospettato. L’autorità giudiziaria ha così emesso nei suoi confronti una misura di custodia cautelare in carcere, anche in considerazione dell’elevato pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Rintracciato nella mattinata di ieri a Fano, è stato condotto nella casa circondariale di Villa Fastiggi di Pesaro.
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