di Redazione
8 dicembre 2011
Grandi riscontri per le aziende del territorio all'”Artigiano in Fiera”, la mostra-mercato del nuovo quartiere fieristico di Rho-Pero che ha richiamato oltre 3 milioni di visitatori. La soddisfazione di Minardi

L'assessore Minardi con il sommelier Otello Renzi, Raffaello Gianfranco Santi (Terre di Rossini e Raffaello) e Gabriele Alberti (Gestione Fiere)
PESARO – Successo per Provincia e Terre di Rossini e Raffaello, che tornano dall’”Artigiano in Fiera” di Milano, la nota mostra-mercato visitata da oltre 3 milioni di persone, con il pieno di consensi per le eccellenze artigianali ed enogastronomiche del territorio.
“Da un lato – evidenzia l’assessore Renato Claudio Minardi, che ha presenziato all’evento insieme al presidente della Camera di commercio Alberto Drudi e al presidente di Terre di Rossini e Raffaello Gianfranco Santi – abbiamo sostenuto, all’interno dell’area Marche, le nostre aziende, che hanno potuto così valorizzare e commercializzare i loro prodotti. Dall’altro abbiamo promosso l’immagine e il marchio del territorio, grazie allo stand istituzionale. Era importante esserci, perché lombardi e piemontesi sono tra i primi clienti dei nostri flussi turistici“.
Un’iniziativa pienamente condivisa con le associazioni artigiane di categoria, all’interno di una cornice di indiscusso richiamo. “I visitatori e gli addetti ai lavori – continua Minardi, che a Milano ha incontrato anche il direttore generale di Gestione Fiere (ente gestore della manifestazione, ndr) Gabriele Alberti – sono stati conquistati dalla qualità dei nostri prodotti“. Un’accoglienza calorosa, ribadita anche nel corso della degustazione guidata dal sommelier Otello Renzi. “E’ fondamentale – incalza l’assessore provinciale – insistere su enogastronomia e turismo, perché non sono delocalizzabili. In questo momento di crisi, sul mercato rimarrà competitivo solo chi investe in innovazione e ricerca e valorizza punti di forza che possono generare ritorni. Ecco perché turismo ed enogastronomia vanno potenziati con grandi operazioni di marketing, perché rappresentano la nostra ricchezza, la nostra miniera d’oro in grado di compensare la ristrutturazione futura del mercato manifatturiero, che uscirà inevitabilmente ridimensionato dalla crisi“. Anche perché, conclude Minardi, “le potenzialità non mancano, ma bisogna continuare a investire, migliorando anche la rete delle strutture ricettive“.
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