di Redazione
14 dicembre 2011

I soggetti coinvolti nel progetto Life
di Simone Lorini
PESARO – Più spazio alla famiglia a Pesaro, attraverso la conciliazione di tempi di vita e lavoro, che permettano ai genitori di coniugare le proprie necessità lavorative, ma anche personali, a quelle dei propri figli. E’ questo l’obiettivo che si prefissa il progetto pensato dall’assessorato alle politiche per la famiglia e finanziato dalla Provincia “Facciamo spazio alla famiglia-Life”, presentato stamane in Comune, alla presenza del vicesindaco Giuseppina Catalano, dell’assessore alla mobilità Andrea Biancani, dell’assessore provinciale alle politiche sociali e famiglia Daniela Ciaroni, del coordinatore dell’Ambito territoriale sociale Giuliano Tacchi, e dei presidenti dei quartieri coinvolti nel progetto (Vismara-Cattabrighe, Muraglia-Montegranaro, Villa San Martino e Colline-Castelli).
A prendere la parola per prima è il vicesindaco Giuseppina Catalano: “Il progetto che presentiamo oggi è finanziato dal Ministero delle pari opportunità e si inserisce nel contesto delle iniziative a cura del Comune di Pesato che intendono dare sostegno forte alla famiglia. Ricordo anche gli altri progetti che si inseriscono in questo ambito: abbiamo “Scuola genitori” finanziato dalla Regione Marche, progetto mirato a rendere colti i genitori facendoli quindi più forti e più capaci nell’educazione, abbiamo le iniziative legate alla “Carta Bimbi” sempre dedicati a chi è genitore, come “Un passo dopo l’altro” per i genitori di bambini da 0 a 3 anni e i “Gruppi di parola”, dedicati ai bambini dei genitori divorziati. Ma in particolare, il grosso progetto che stiamo portando avanti sin da inizio legislatura, che sta conoscendo un forte impatto pratico, è la”Family Card”, che si propone di diventare un servizio di riferimento per le famiglie numerose, le famiglie che hanno al loro interno persone anziane o disabili, e per le famiglie con bambini in affido”.
Per entrare nel merito dell’iniziativa odierna, interviene l’assessore provinciale alle politiche sociali e famiglia Daniela Ciaroni: “Il progetto si inserisce nell’ambito dell’idea di conciliazione di tempi di vita e lavoro e va ad interessare soprattutto le donne, poiché nelle famiglie sono soprattutto le donne che si fanno carico del lavoro di cura di bambini ed azioni. I fondi, come detto, provengono dal Ministero delle pari opportunità ed è importante rimarcare come siano stati suddivisi in ambiti territoriali, dando valore a quelle che sono le realtà dei singoli territori, secondo criteri oggettivi quali la popolazione. L’importanza di questi progetti è alta, perché tendono a migliorare le realtà del territorio e per questa grande opportunità che danno riguardo la conciliazione di tempi di vita e lavoro, andando ad aiutare soprattutto in questo periodo di crisi chi ha in carico il lavoro di cura, che più facilmente viene estromesso dal lavoro”.
La parola passa a Barbara Lisi, una delle anime del progetto, che spiega dettagliatamente cosa prevede “Life” applicato alla realtà pesarese e ai Comuni limitrofi, sottolineando l’importanza di avere fondi pubblici da investire nel territorio: “In pochi mesi è il secondo finanziamento nazionale che abbiamo riguardo la conciliazione, ed avendo queste risorse riusciamo a costruire questi progetti senza andare a gravare sulla finanze del Comune, a cui rimane l’onere della progettazione. Si tratta di un progetto d’ambito, le cui risorse erano originariamente di 47 mila euro, ulteriormente aumentate di 5 mila euro (è notizia di poche ore fa). Abbiamo lavorato sul potenziamento dei servizi esistenti per i Comuni esterni a Pesaro, quali Gradara, Gabicce e Sant’Angelo in Lizzola. Vale a dire, flessibilizzare l’orario di lavoro, posticipando l’uscita dei bambini. Per le famiglie, poter contare su un servizio che va oltre le ore 16 arrivando anche fino alle 18.30 diventa veramente importante. Potenziamento significa quindi permettere ai genitori di avere più libertà in particolare nel periodo estivo, che è quello più difficile da gestire“.
“Per Pesaro – continua Lisi – invece abbiamo lavorato su un progetto che abbiamo chiamato “Famiglia in Quartiere”. L’idea in realtà non è nuova perché è stato mutuata dal Comune di Parma che abbiamo calato sulla realtà pesarese. Abbiamo quindi coinvolto quattro quartieri, Vismara-Cattabrighe, Muraglia-Montegranaro, Villa San Martino e Colline-Castelli, in cui era già presente una sorta di attività laboratoriale adulti-bambini, cioè dei laboratori pomeridiani totalmente gratuiti in cui le famiglia possono portare i bambini. Quindi i quartieri mettono a disposizione i luoghi e le varie associazioni che curano i laboratori mettono a disposizione le risorse umane. Le famiglie vengono coinvolte direttamente, e con il tempo si potrà arrivare ad instaurare relazioni di mutuo aiuto molto importanti. Ogni quartiere ha dunque sviluppato il progetto secondo il proprio Dna andando a potenziare le attività già presenti”.
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