Scavolini da sogno in Europa, Grün rilancia Mosca

di 

22 dicembre 2011

BANK BPS FAKRO MUSZYNA – SCAVOLINI PESARO 0-3

Scavolini Volley

Uno splendido attacco di Alix Klineman supera il muro polacco (Foto Cev)

BANK BPS FAKRO MUSZYNA: Werblinska 11 (56%, 1 ace9, Zenik (L), Rourke 6 (22%, 2 ace e 2 muri), Platek (0%), Bednarek-Kasza 12 (63%, 2 muri), Kaczor 8 (37%, 1 muro), Rabka ne, Kasprzak 3 (15%, 1 ace), Radecka 3 (60%), Gajgal 3 (50%, 1 muro), Djurisić 8 (75%, 1 ace e 1 muro), Stam-Pilon ne. All. Serwinski
:
Ortolani 11 (21%, 4 ace e 2 muri), Agostinetto ne, Brinker 12 (50%, 2 muri), Klineman 20 (52%, 4 ace), Aluigi ne, Monica De Gennaro (L), Saccomani ne, Manzano ne, Ferretti 1 (0%, 1 ace), Okuniewska 8 (75%, 1 ace e 1 muro), Ampudia ne, Musti De Gennaro 10 (54%, 1 ace, 2 muri). All. Pedullà

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Milan Labasta (Repubblica Ceka) e Aage Christensen (Danimarca)

:

parziali 23-25 in 29 minuti, 22-25 in 27′, 26-28 in 32′. Statistiche: Muszyna: punti 54. Servizi 73, errori 7, ace5. Ricezioni 64, errori 11, positive 45%, eccellenti 34%. 94 attacchi, 8 errori, 42 eccellenti, 45%. Muri 7. Scavolini: punti 62. Servizi 76, errori 12, ace 11. Ricezioni 66, errori 5, positive 41%, eccellenti 26%. Attacchi 97, 5 errori, 44 eccellenti, 45%. Muri 7

 

 

 

PESARO – Da giovani promesse a protagoniste sicure; da squadra materasso, sempre sconfitta nelle prime cinque partite – disputate – di campionato, a gruppo dai saldi valori morali, capace di espugnare il campo della capolista della lega polacca che una settimana prima era passata a Pesaro. Più che professore, Luciano Pedullà è un mago. Non per il cambiamento di rotta che ha imposto con il suo arrivo a Pesaro dopo il ko delle colibrì nella sua Novara, ma per avere detto – senza alcun timore – che in Polonia si sarebbe vista tutt’altra squadra. Una dichiarazione rilasciata pochi minuti dopo l’1-3 che aveva interrotto la striscia vincente in Champions League.

Vincere in trasferta, in un’Europa che non sembra più terra di conquista delle squadre italiane, contro realtà emergenti come Muszyna, non è facile. Ancor più difficile se si centra l’impresa lottando punto a punto in tutti i set, mettendo a segno parziali clamorosi. Partite come quelle finite poco fa, strappate ad avversarie esperte valgono come decine di duri allenamenti. Dopo successi così, aumenta l’autostima. E pensare che queste ragazze erano state bollate come schiappe. Troppo in fretta in un paese dove lo sport praticato è un’opzione e chi guarda si ritiene giudice unico e inappellabile.

Dunque, bravissimo il professore piemontese che ha saputo dare motivazioni – lo ha detto la scorsa settimana Berenika Okuniewska, sicuramente l’unica polacca felice nella Hala Muszyna – e certezze tecniche, concedendo fiducia e allo stesso tempo responsabilizzando le colibrì, tornate a lavorare in palestra con determinazione.

Per raccontarvi la vittoria, partiamo dalla fine, dal terzo e ultimo set che non voleva finire mai. Avanti 2-0, gelando il clima di grandi attese di un pubblico caldissimo, la Scavolini si concede una pausa e Radecka e compagne vanno sul 4-1. Pedullà ferma il gioco e invita alla pazienza, a tornare a lavorare bene al muro. Klineman, in gran serata, accorcia 5-3), ma il servizio di Lulama Musti De Gennaro (sempre più sorprendente positivamente) va fuori, imitata da un’avversaria. Ortolani sbaglia l’attacco, due ace di Rourke scavano un solco al primo time-out tecnico: 8-4. Da tecnico, Pedullà si fa psicologo: “Ragazze, non importa il punteggio, non pensate al distacco, ma soloa giocare e a tornare a bloccare i loro attacchi”. Klineman colpisce con precisione e poi mette a segno un ace, ma la Fakro scappa ancora con Werblinska (11-6). E’ un momento difficile, ma la Scavolini lo supera da grande squadra. Bell’attacco di Brinker, ace di Okuniewska, bravissima Lulama. Serwinski – preoccupatissimo – chiama time-out. Ma non ferma le colibrì e il turno lunghissimo al servizio di Ferretti. Finisce fuori un attacco di Djurisić, ancora Lulama a fare prodezze. Parità a quota 11. Gajgal ritrova il vantaggio, ma il trend è tutto pesarese. Dal 12-11 interno al 16-13 esterno del secondo time-out tecnico (ma prima Serwinski ha interrotto ancora una volta il gioco) il parziale è 2-10 per le biancorosse. Platek avvicenda Kasprzak, 15 punti a Pesaro, oggi contenuta dalle difesa delle colibrì. Il campio porta fortuna, almeno nel punteggio, perché le polacche raggiungono la parità a quota 16. La partita diventa una battaglia. Il pubblico aumenta l’intensità del sostegno ala squadra di casa, che non cede di un millimetro. E così la Scavolini. Musti De Gennaro conquista il match-point annullato a quota 24. Le polacche passano in vantaggio murando Klineman (26-25). Time-out immediato del Professore. Kaczor fallisce l’attacco, Okuniewska è fermata una prima volta, ma non la seconda. E Klineman obbliga la ricezione a fallire, è l’ace della vittoria. Anche Pedullà si scatena abbracciando tutti, in particolare il preparatore atletico Chittolini. Una serata da ricordare. Una serata da cui partire per ritornare la Scavolini che fa paura a tutti. Ma forse chi ha visto le biancorosse nella trasferta polacca qualche domanda se la sta facendo già.

Anche alla luce del primo set, iniziato malissimo e finito benissimo. Muszyna nettamente avanti al primo (8-3) e secondo time-out tecnico (16-10). Con numeri così, e memore dell’andata, pensava fosse tutto facile. Non aveva fatto i conti con una campionessa come Serena Ortolani. Signori, 8 punti con 4 ace della faentina davano una carica incredibile alla squadra, che riagguantava e sorpassava le attonite polacche.

Il secondo set era vissuto inizialmente in grande equilibrio, ma nel segno delle italiane, che avevano solo il torto di fallire il più 5 e dal 21 a 17 si facevano mangiare un po’ del vantaggio. Ma Brinker – sempre più sicura – e compagne non si concedevano ulteriori distrazioni e – grazie a un orrore dell’australiana Rourke – incameravano il secondo set che consentiva di mettere in carniere almeno un punto, giusto per respingere il tentativo di sorpasso delle russe della Dynamo di Mosca.

Non bastava, però, a una squadra che ogni giorno di più ha fiducia nelle proprie possibilità, che segue l’allenatore convinta – nel rispetto del predecessore Paolo Tofoli – di avere una guida da Formula 1. E così, con la vittoria, la Scavolini ha recuperato anche il primato nel Girone E di Champions League. Sì, crediamo che sarebbe bello rivedere Valter Scavolini in tribuna la prossima partita in casa, giovedì 29 dicembre cntrto Chieri.

Nell’altra partita del girone E, la Dynamo di Mosca ha espugnato Belgrado vincendo 3-1. Le giovanissime serbe di coach Pavličević hanno conquistato il primo set della loro Champions League, ma non è bastato al cospetto delle russe che hanno presentato la tedesca Angelina Grün. Ripensando alla conferenza stampa del coach russo Boriss Kolcins, ci viene da ridere. Kolcins e il suo direttore sportivo dissero di essere all’oscuro dell’arrivo alla Dynamo di Angelina. “Se i miei dirigenti mi chiamassero per informarmi che giocherà con noi, ve lo direi…”. Angelina Grün è arrivata e ha esordito in Champions League con una vittoria. Il tabellino e le statistiche: Crvena Zvezda: Budrović, Rakić 10 (32% in attacco, 1 muro), Popović 4 (22%, 1 ace e 1 muro), Radulović 2 (0%, 1 ace, 1 muro), Pusić ne, Medarević, Bjelica 17 (33%, 1 ace), Kubura, Tomić 1 (33%), Kecman 10 (24%, 2 ace), Valcić (L), Stevanović 10 (24%, 1 ace, 7 muri). Punti 54. Servizi 79, 5 errori, 7 ace. Ricezioni 87, errori 4, positiva 69%, eccellente 30%. Attacchi 141, errori 11, eccellenti 39, percentuale 28%. Dynamo: Morozova 17 (62%, 9 muri), Perepelkina 6 (33%, 2 ace, 1 muro), Makarova 9 (29%), Yaneva 5 (45%), Kryuchkova (L), Goncharova 14 (41%, 1 muro), Ulyakina 5 (17%, 1 ace, 3 muri), Matienko, Chikrizova ne, Ortiz Charro ne, Merkulova ne, Grün 21 (38%, 1 ace e 2 muri). Punti 77. Servizi 96, 9 errori, 4 ace. Ricezioni 73, errori 6, positiva 78%, eccellente 41%. Attacchi 149, errori 11, eccellenti 57, percentuale 38%. Muri 16.

 

I RISULTATI
*(fra parentesi i punti in classifica)

Girone A
Schweriner (0) – Cannes (12) 0-3, giocata martedì
Eczacibasi Istanbul (5) – Mc Carnaghi Villa Cortese (4) giovedì ore 17

Girone B
Rabita Baku (9) – Fenerbahce Istanbul (9) 3-1, giocata martedì
Mulhouse (3) – Dresdner (3) 0-3, giocata martedì

Girone C
Modranska Prostejov (1) – Atom Trefi Sopot (11) 0-3 (21-25; 25-27; 17-25) in 82 minuti. Migliori realizzatrici: Sanja Popović 12 per la squadra ceka; fra le ragazze di Chiappini, Margareta Kozuch 13
Dynamo Kazan (11) – Volero Zurigo (5) 3-1 (25-16; 19-25; 25-20; 25-18). Migliore realizzatrice Ekaterina Gamova (28 punti con 1 muro); per le svizzere, Jelena Alajbeg (14 con 1 ace e 1 muro)

Girone D
Vakifbank Istanbul (8) – Azerrail Baku (10) 3-2, giocata martedì
Norda Foppapedretti Bergamo (1) – Tomis Constanta (2) giovedì ore 20,30

Girone E
Crvena Zvezda Belgrado (0) – Dynamo Mosca (7) (18-25; 25-23; 21-25; 14-25) in 93 minuti
Fakro Muszyna (8) – SCAVOLINI PESARO (9) 0-3 (23-25; 22-25; 26-28) in 88 minuti

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