Pedullà: “Servirebbe un aiuto in ricezione”

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11 gennaio 2012

Luciano Pedullà e Giancarlo Sorbini

Luciano Pedullà e Giancarlo Sorbini durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo coach

PESARO – L’occasione offerta dalla tradizionale conferenza stampa di presentazione delle partite casalinghe di Champions League consente di proporre domande sulla campagna trasferimenti invernale, iniziata lunedì 9 gennaio, che fino al prossimo lunedì 23 darà l’opportunità di ingaggiare o cedere giocatrici.

Da tempo, intorno alla società pesarese circolano voci relative a una giocatrice ucraina… Solo voci di procuratori? Cioè di persone interessate a ad acquisti e vendite che da ogni trasferimento traggono guadagni?

Giancarlo Sorbini, presidente Robur, risponde con una battuta…
I procuratori vendono tutto, potessero farlo cambierebbero anche il presidente…”. Poi il discorso si fa serio: “Da presidente, una delle cose che mi è piaciuta di più quando è arrivato Pedullà è che ha dichiarato di essere contento del gruppo a sua disposizione. Un segnale molto bello, di massima fiducia nel gruppo. Come sapete, però, siamo interessati al discorso relativo al secondo libero e ci stiamo ragionando sul tipo di persona e di giocatrice…”. Pedullà ha confessato a più riprese che gli piace la giovanissima Giulia Micheletti, sedicenne della Snoopy.

Aggiunge Sorbini: “Penso che le nostre ragazze sono tutte brave e all’altezza degli impegni che la squadra deve affrontare. E’ vero, però, che ci sono tantissime idee e altrettante proposte, ma io colgo l’occasione per ribadire un concetto già anticipato quando le voci riguardavano il possibile cambio di allenatore: se si deve intervenire, deve valerne la pena. Se capitasse o ci fosse una buona opportunità, non ci tireremo indietro, ma – come per coach Tofoli – se l’alternativa a Paolo fosse stata una qualunque, non avrei cambiato”. La conferma che anche in società si era convinti che con l’arrivo di coach Pedullà ci sarebbe stato un salto di qualità.

Nomi ne ho sentiti e letti tanti, ma intanto bisogna vedere chi è disponibile, in quale ruolo e se è interessata a venire a Pesaro. Ho sentito, fra le tante battute, anche di Carolina Costagrande, che verrebbe volentieri. Non ci sono dubbi: Carolina verrebbe di corsa, ma le aspettative sarebbero diverse. E comunque – a parte gli scherzi – non è solo un fatto economico, ma di assetto. In questi mesi di lavoro si è creato un bel gruppo e non avrebbe senso andare a modificarlo”.

Sorbini tocca il tasto – per molti versi dolente – dei procuratori, che anche nella pallavolo “possono fare il bello e il cattivo tempo. Io, quando sono diventato presidente, ho adottato la filosofia del mio predecessore Sandro Sardella: non affidarsi a un solo procuratore e soprattutto essere sempre noi a decidere senza farsi indurre in tentazione. Prima conta l’atleta, poi il procuratore”.

Dopo il presidente, le parole di coach Pedullà, che segue la stessa linea, anzi è più duro di Sorbini.
I procuratori fanno il proprio mestiere e propongono nomi, ma è meglio non dipendere da loro e avere le idee chiare noi, perché i venditori ambulanti vendono qualunque oggetto ma le persone devono sapere scegliere cosa comprare. Penso che questa squadra abbia dimostrato già e lo farà anche in futuro le sue capacità e soprattutto di essere in grado di competere contro chiunque. Manca – e lo avete scritto giustamente – la continuità, che è anche frutto di errori di gioventù, spesso, che comportano momenti di disattenzione. Detto questo, ribadisco che siamo competitivi, in Italia e in Europa. Chiaro che al momento abbiamo meno chance di Busto Arsizio di raggiungere risultati di altissimo livello. Ma – come già dichiarato dopo la vittoria con Modena – non escludo non solo che la Scavolini domenica porti via punti a Busto Arsizio, ma ne porti via più di uno. La squadra ha un numero di giocatori altamente competitivo, non inferiore ad alcuna formazione italiana. Avessi dovuto fare io la squadra a inizio anno, l’avrei fatta come l’ha allestita la società. Ritengo che abbia bisogno di crescere in alcuni fondamentali e di avere tuttalpiù un piccolo sollievo ogni tanto per la ricezione. Questo è quanto può servire a questa squadra e se l’avessimo ci consentirebbe di inserire più facilmente anche altri schiacciatrici che al momento hanno poco spazio, mentre – come si è potuto notare, magari con sorpresa – stiamo riuscendo ad alternare tutte le tre centrali con ottimi risultati perché sono ragazze di valore. Sia Elisa Manzano che Lulama Musti De Gennaro rappresentano un grande patrimonio della pallavolo italiana. E Berenika Okuniewska è giovane e alterna momenti estremamente spettacolari ad altri in cui non riesce a trovare la giusta coordinazione per esprimere al meglio l’attacco e il muro. Il mio discorso è riferito al campionato italiano, mentre in Champions League dobbiamo fare i conti con squadre che hanno speso tanti soldi per vincerla, ma noi giocheremo con il massimo impegno e tutta la combattività possibile per affrontarle. Cuore e aggressività saranno i nostri ingredienti, come contro la Dynamo Mosca in casa e a Muszyna in trasferta”.

Se vi fidate del nostro intuito, presto la Scavolini avrà una nuova giocatrice.

l.m.

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