Hickman leader, Jones Mvp: il pagellone biancorosso

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17 gennaio 2012

Luca Dalmonte

Un timeout della Scavolini Siviglia

di Davide Perugini

PESARO – Il girone di andata è terminato, con la Scavolini Siviglia inaspettatamente – e meritatamente – seconda della classe, seppur per classifica avulsa. Ecco le pagelle, giocatore per giocatore, della prima metà:

 

JAMES WHITE (15,7 punti, 32,7 min. 4,3 rimb.)
Fermo le prime tre partite per infortunio, debutta a Cantù, ma gli occorrono un altro paio di incontri per trovare la giusta condizione. Con la ritrovata potenza fisica si comincia a rivedere il capocannoniere dello scorso campionato, quello che guardi il tabellone e vedi che ha già superato i venti punti senza strafare, segnando da diverse posizioni e procurandosi parecchi falli a favore. Da migliorare la percentuale ai liberi e nel tiro da tre, mentre è apprezzabile la voglia di andare a rimbalzo. Bravo ma ha ancora margini di crescita. 7,5

DANIELE CAVALIERO (6,9 punti, 22,7 min. 31,8% da 3)
Il triestino non è mai stato un mostro di continuità, alternando partite positive ad altre opache. Il tiro va e viene anche per una discutibile selezione nelle conclusioni, non sempre riesce a gestire la squadra quando è chiamato a fare il play puro. Sempre positivo in difesa, chiamato spesso a marcare l’esterno più forte degli avversari, lo vogliamo rivedere a mettere le sue triple “ignoranti” spesso decisive nei break favorevoli. 6

ANDREA TRAINI
Non giudicabile. Ma non doveva essere questo l’anno della sua esplosione? Dicono che in allenamento non si applichi al massimo, ma non si può fargli perdere un anno decisivo per la sua maturazione, facendolo stare in campo per poco tempo, peraltro nei quintetti fortemente sbilanciati. Occorre decidere se sfruttarlo nel girone di ritorno o cederlo in prestito in Legadue. NG

RICHARD HICKMAN (15,6 punti, 32 min. 41,8% da 3)
Esistevano dei dubbi sulla sua possibilità di essere protagonista anche al piano di sopra, dopo essere stato l’MVP della Legadue. Il buon Ricky poco alla volta ha fatto ricredere tutti i suoi detrattori, prendendo in mano la squadra, non rinunciando comunque alle conclusioni personali. Ha la rara capacità di rimanere freddo nei momenti decisivi e sembra sempre più a suo agio nell’intesa coi compagni. Sarebbe il caso di cominciare a mettergli il contratto per l’anno prossimo sotto il naso e farglielo firmare. 8

MARCO CUSIN (7,8 punti, 19,8 min. 4,7 rimb, 65,2% da 2)
Con l’imponente crescita di Lydeka, avvenuta dopo il suo infortunio, si potrebbe dimenticare il buon apporto dato dal pivot della Nazionale alla squadra, facendosi trovare pronto sui pick and roll e dando una discreta mano anche a rimbalzo. Un infortunio all’adduttore lo ha messo ko fino a febbraio, ma speriamo di ritrovarlo subito al livello in cui stava giocando prima di farsi male. 7

SIMONE FLAMINI (1,3 punti, 15,9 min.)
Non è mai stato un realizzatore e questo lo sappiamo tutti, anche se le sue rare triple vengono segnate nei momenti più importanti. Tutto quello che non dà in attacco, viene ripagato con gli interessi nella fase difensiva. Il peggiore momento della squadra è coinciso con il suo scarso minutaggio, a causa di un problema al ginocchio. Sempre più calato nel ruolo di chioccia e di capitano della Scavo, rimane un punto fermo della squadra. 7

DANIEL HACKETT (10,8 punti, 30,8 min. 67,1% da 2)
Impensabile mantenere la stessa efficienza offensiva della scorsa stagione – con 16 punti era il miglior marcatore italiano – anzi con l’arrivo del trio Usa il timore era che Daniel non riuscisse a togliersi dalle spalle il ruolo di primadonna. Dopo un periodo complicato, sfociato nella partitaccia di Teramo, dovrebbero essere arrivati i chiarimenti fra lui e i compagni. Se manterrà la capacità di essere utile alla sua amata Scavo, non solo coi punti ma anche con rimbalzi e “tigna” difensiva, tornerà ad essere il miglior giocatore italiano del campionato, anche senza esserne il miglior realizzatore. 7,5

TAUTVYDAS LYDEKA (7,8 punti, 20,6 min. 64,9% da 2, 5,2 rimb.)
Dopo qualche partita giocata sottotono, l’infortunio di Cusin gli ha aperto le porte del quintetto e il lituano si è fatto trovare pronto, sfornando prestazioni degne dei migliori pivot in circolazione. Quando c’è da usare i gomiti non si tira indietro e sta migliorando anche nella gestione dei falli. Con il rientro di Cusin, Pesaro si troverà per le mani una coppia di pivot intercambiabili. 7,5

JUMAINE JONES (11,5 punti, 32,8 min, 84,3% ai liberi, 7,2 rimb.)
Lo avevamo preso per prendere i rimbalzi ed è il leader pesarese nella specialità e sesto assoluto della Lega. Si credeva nella sua leadership ed esperienza e sono suoi i canestri più difficili nei momenti importanti. Si sperava nella sua regia occulta e quando dalla sua posizione spalle a canestro dispensa assist per i compagni tutti ne traggono beneficio. E’ vero che ogni tanto si fa dei riposini in campo, gestendo i suoi 33 anni, ma la classe non si compra al mercatino e lui ce l’ha da vendere. MVP: 8,5

LUCA DALMONTE (10 vinte – 6 perse)
Rimane uno dei migliori nelle preparazioni delle partite, studiando a fondo l’avversario, cercando di colpirlo nei suoi punti deboli. I problemi iniziano quando non tutto va come previsto, dando l’impressione di arrivare sempre un attimo in ritardo nel cambiare il ritmo, sia per effettuare un cambio o chiamare il timeout. Come l’anno scorso, sotto la sua guida Pesaro continua ad avere problemi a rimbalzo e nel mantenere il vantaggio acquisito. Ma se siamo secondi qualche merito bisogna pur darglielo. 6,5

DIRIGENZA PESARESE
Ha difeso il suo allenatore, anche quando metà palazzetto ne invocava la sostituzione. Si è trovata nelle prime pagine di cronaca per il fattaccio della testa di maiale in porchetta, in cui era parte lesa. Con l’aria che tira nelle altre piazze, il fatto che Pesaro sia rispettata nell’ambiente per la puntualità nei pagamenti è un fattore da non disprezzare. Deve decidere se accontentarsi di un tranquillo campionato in zona playoff o cercare di rimanere nei quartieri alti con l’acquisto di buon giocatore sotto canestro, sforando il budget. 7

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