di Redazione
17 gennaio 2012
LA SCAVOLINI REGALA DUE SET E PERDE IL PRIMATO

Dinamo-Scavo, trasferta amara in Russia
DYNAMO MOSCA – SCAVOLINI PESARO 3 – 0
DINAMO: Morozova 5 (Battute 6. Ricezioni 2, positiva 50%, eccellente 0%. Attacchi 4, muri subiti 2, punti 2, 50%. Muri 3), Makarova ne, Yaneva 10 (Battute 8. Ricezioni 17, errori 2, positiva 47%, eccellente 18%. Attacchi 20, errori 2, muri subiti 4, punti 8, 40%. Muri 2), Kryuchkova (L: ricezioni 17, errori 1, positiva 55, eccellente 27), Goncharova 19 (Battute 14, ace 1. Attacchi 32, errori 2, muri subiti 1, punti 15, 47%. Muri 3), Ulyakina 9 (Battute 19, errori 2, ace 5. Attacchi 3, punti 2, 67%. Muri 2), Matienko 2, Ortiz ne, Krivets ne, Kozhukhova (battute 4, errori 2), Merkulova 4 (Battute 10, errori 3, ace 1. Attacchi 9, errori 1, muri subiti 1, punti 3, 33%), Grün 14 (Battute 11, errori 1. Ricezioni 27, errori 2, positiva 56%, eccellente 22%. Attacchi 24, errori 1, muri subiti 2, punti 11, 46%. Muri 3). All.: Kolčins.
SCAVOLINI: Ortolani 12 (Battute 12, errori 2, ace 1. Attacchi 28, errori 1, muri subiti 5, punti 10, 36%. Muri), Agostinetto ne, Brinker 4 (Battute 4. Ricezioni 15, errori 3, positiva 60%, eccellente 27%. Attacchi 10, errori 1, muri subiti 2, punti 4, 40%), Klineman 10 (Battute 15, errori 3, ace 3. Ricezioni 29, errori 1, positiva 55%, eccellente 28%. Attacchi 21, errori 1, muri subiti 3, punti 7, 33%), Monica De Gennaro (L: Ricezioni 16, positiva 94%, eccellente 81%), Saccomani 1 (battute 2. Ricezioni 6, errori 3, positiva 17%, perfetta 0%. Attacchi 5, errori 1, muri subiti 1, punti 1, 20%), Manzano 6 (Battute 11. Attacchi 9, errori 2, muri subiti 1, punti 4, 44%. Muri 2), Ferretti 5 (Battute 8, errori 1, ace 1. Attacchi 3, punti 1, 33%. Muri 3), Okuniewska 5 (Battute 6. Attacchi 5, errori, punti 4, 80%. Muri 1), Ampudia, Righi ne, Musti De Gennaro 4 (Battute 6, errori 1. Attacchi 5, errori 1, muri subiti 1, punti 3, 60%. Muri 1). All.: Pedullà.
ARBITRI: Allaksandar Piasetski (Bielorussia) e Margus Kupp (Estonia).
NOTE: parziali 26-24; 25-18; 25-20 in 74 minuti.
STATISTICHE DI SQUADRA: Dinamo: Punti 61. Battute 74, errori 8, ace 7. Ricezioni 57, errori 5, positiva 53%, eccellente 21%. Attacchi 92, errori 6, muri subiti 8, punti 41, 45%. Muri 13. Scavolini: Punti 47. Battute 64, errori 7, ace 5. Ricezioni 66, errori 7, positiva 62%, eccellente 38%. Attacchi 86, errori 7, muri subiti 13, punti 34, 40%.
di Luciano Murgia
PESARO – Le giovani ragazze non crescono. E tornano a casa dalla lunga trasferta russa con una valigia carica di dubbi. Fossimo ancora ai tempi dell’Unione Sovietica, i pignoli doganieri in servizio ai posti di controllo dell’aeroporto Sheremetevo avrebbero bloccato i bagagli e verificato i contenuti. Ma i dubbi non sono caviale o ambra, e sarebbero passati ugualmente, accompagnando le colibrì. I dubbi sono tecnici e mentali. Tecnici perché il gran lavoro di un maestro, anzi di un professore qual è Luciano Pedullà stenta a fare breccia. Anche a Mosca, sul taraflex dello Sports Palace Druzhba, la difesa non ha funzionato nei momenti chiave. La ricezione ha tenuto grazie a una Monica De Gennaro strepitosa. Purtroppo, la difesa è stata deficitaria e così il lavoro offensivo. Un attacco preciso (parzialmente) solo con le centrali (15 punti in tre, mediamente oltre il 60%). Male le schiacciatrici, ben contenute della difesa russa. Klineman ha chiuso con soli 7 palloni a terra, Brinker con 4 e Saccomani con 1. Nel momento in cui la tedesca di Pesaro ha girato a vuoto, Saccomani ha fatto peggio. Le russe hanno cercato le tre pesaresi (50 ricezioni) e le loro battute erano puntuali ace sporchi o palle difficili da giocare per Ferretti
Ricambiando la tradizionale ospitalità russa, le colibrì hanno fatto il possibile e l’impossibile per regalare due set.
Due, il numero perfetto – nell’occasione – perché alla Scavolini serviva vincere un paio di set per chiudere il girone al primo posto. Il Girone E è finito nella cassaforte della Dinamo, cresciuta in maniera incredibile con l’arrivo di Angelina Grün. Con una sola vittoria piena dopo le gare d’andata, la squadra di Boris Kolčins ha fatto un percorso pieno nel ritorno, espugnando Muszyna e Belgrado e travolgendo la Scavolini, che ci ha messo molto del suo.
Osservando l’andamento della partita, che ha fatto infuriare non pochi tifosi pesaresi perché l’annunciata diretta su Sportitalia 2 è stata sostiuita a lungo da incontri di pugilato, la Dinamo ha bissato la gara di Muszyna, dove era pesantemente sotto nel primo set e ha rimontato.
Eccoli, allora, i dubbi mentali che sono un tarlo nella mente di una squadra giovane e inesperta qual è la Scavolini. Avanti con ampio margine sia nel primo sia nel terzo set, le colibrì sono andate in tilt, subendo parziali clamorosi. Come già a Piacenza, come in casa con Modena, come domenica scorsa a Busto Arsizio. Contro la Yamamay, sull’8-7 esterno, Ferretti e compagne hanno concesso un 8-1 interno a dire poco clamoroso. A Mosca si sono ripetute e in un solo colpo hanno perso partita e certezze. Dovrà essere molto bravo – e sulle sue qualità non ci sono dubbi – il professor Pedullà a recuperare una squadra che – vista in tv – ha negli occhi lo smarrimento della sconfitta. La società, invece, dovrà prendere una decisione su Saccomani, sempre più inguardabile (solo dal punto di vista tecnico, ovviamente). La sua prova è stata più sconfortante del solito, con il 17% di ricezione positiva e lo 0% di eccellente.
PRIMO SET: la partita inizia come neppure il più ottimista avrebbe sperato: Yaneva spedisce fuori il primo attacco sul servizio di Manzano, Ortolani conquista un bel mani fuori. Il 2-0 iniziale per le pesaresi diventa presto – con ace di Ortolani e Klineman – un micidiale 7-2 che imbarazza la Dinamo. E quando Maren Brinker mette a segno un muro a 1, al time-out tecnico il tabellone racconta 8-3 per le italiane. Pesaro insiste: 10-3. Malgrado un quarto punto incredibile di Grün (tedesca murata, palla quasi terra ma giocata per un nuovo attacco vincente di Angelina), due punti di Ortolani e uno di Okuniewska danno il più 8 (7-15). Una partita a senso unico, perché la Scavolini è bravissima a tenere fuori partita la tedesca di Mosca. La Dinamo accorcia (9-15), ma la secondo time-out tecnico la gara è in assoluto controllo delle pesaresi (9-16). Merkulova e un bel turno di servizio della bella Goncharova sono un primo segnale d’allarme (12-16) che Pedullà sottolinea alle sue ragazze con un time-out discrezionale. La reazione c’è e il vantaggio rimane di discrete proporzioni (18-21). Mosca, memore della rimonta a Muszyna, ci crede e Goncharova fissa il meno 1 (22-23). Un gran muro di Ferretti guadagna due match-point. Serve un solo maledetto punto, ma la ricezione non aiuta il cambio palla e qualche decisione degli arbitri, in particolare il bielorusso Piasetski (che senta ancora il richiamo della Santa Madre Russia?), innervosisce le pesaresi, che subiscono un clamoroso break e perdono il set in 28 minuti: 24-26. Da non credere, da stare male. Ma è così!
SECONDO SET: apre il servizio di Ulyakina e sono subito dolori tra invasione, muro subìto da Ortolani ed ace sporco: 4-0 Dinamo. Poi 5-1 e 6-2. Un buon momento di Alix Klineman impedisce la fuga e sembra dare morale alle compagne. Come non detto. Pedullà sta cercando nuove opportunità con Laura Saccomani, dopo che la parte finale di primo set di Brinker è stata deficitaria. Ma un attacco della nuova entrata sembra un assist alla pubblicità dei prodotti energetici: privo di forza. Mosca raddoppia (10-5) e saluta le biancorosse: 8-5 e 16-8 i numeri ai time-out tecnici. Ancora una volta è Klineman a mostrare una timida reazione, che potrebbe portare le colibrì sul meno due se Manzano non si facesse murare su una schiacciata contro una sola avversaria. Da un errore della difesa russa si torna al più 4 per Mosca (20-16). Poi Ortolani spedisce fuori, Saccomani prende un muro in faccia e anche il secondo parziale finisce male, sigillato da un ace su Saccomani : 25-18 in 23 minuti.
TERZO SET: sembra più difficile che camminare nel gelo delle notti russe. E chi potrebbe opporsi alle orsacchiotte se non una californana che ama il sole e il caldo? Klineman prova ancora una volta a scaldare il gruppo con due ace. Mosca pareggia subito, ma Lulama De Gennaro, in campo per Okuniewska, piazza un muro e ha un bel drive al servizio: 5-2 esterno. Sullo slancio la Scavolini è a più quattro al primo time-out tecnico con il vantaggio propiziato anche da un ace di Ferretti e da un muro a 1 di Ortolani. Sembra un buon segno. Infatti, su un muro a due di Ortolani-Manzano e su un tocco da biliardo della Serena di Faenza (diagonale strettissima) la Robur è avanti di 5 al secondo time-out: 11-16. Pesaro resiste fin al 17-13 ma la Dinamo sente odore di vittoria e legge negli occhi delle rivali la paura. Una lunga serie di muri chiude parziale e partita: 25-20 in 23 minuti. Il break è avvilente: 14-4 per le moscovite che esultano – giustamente – mentre Eva Yaneva mangia la mela della mancanza di fairplay prendendo in giro le italiane.
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