Vuelle, Lydeka e quelle vittorie che cambiano una stagione

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23 gennaio 2012

Scavolini Siviglia-Venezia, Tautvydas Lydeka

Tautvydas Lydeka. Foto Giardini

PESARO – Non sono queste le partite che rimarranno nella memoria ripensando a questa stagione, Biella non è una squadra di prima fascia, non c’è mai stata una grossa rivalità con i piemontesi e lo spettacolo offerto all’Adriatic Arena non è stato esaltante, se si tolgono un paio di schiaccioni di White. Però queste sono le vittorie che possono cambiare un campionato, quelle che arrivano quando non giochi bene, quando hai gli uomini contati, quando l’unico lungo di ruolo è stato mandato in campo grazie ad una flebo, direttamente dall’ospedale, quando sembra che hai finito l’energie e i tuoi giovani avversari ti scappano via da tutte le parti. Ma succede che il pubblico capisce che i tuoi giocatori stanno mettendocela tutta e continua a sostenere la squadra anche dopo una marea di errori banali, l’allenatore prova finalmente a variare il piano partita mettendosi a zona per bloccare l’estenuante pick and roll biellese e la Vuelle riesce a portare a casa i due punti, superando anche i numerosi errori arbitrali che gli impietosi replay del maxi schermo, scovano dopo ogni decisione sbagliata. Probabilmente un mese fa questa partita si sarebbe persa, con l’Inferno in sciopero e il clima di contestazione che si respirava all’interno del palazzo, sembra cambiato il vento, vediamo dopo ci porterà in primavera.

IL MOMENTO DELLA SQUADRA:

Quella contro l’Angelico è stato l’ottavo incontro disputato dal 18 dicembre dalla Scavolini Siviglia, di questi otto,cinque sono stati giocati senza il pivot titolare Marco Cusin, infortunatosi all’adduttore a Sassari e recuperabile solo fra una decina di giorni.

Dalmonte ha chiesto gli straordinari ai “magnifici sette”, e l’arrivo di Arminas Urbutis a rinforzare il settore e lunghi e il  turno di riposo che attende Pesaro dopo la trasferta milanese di domenica prossima non potranno che fare bene ad una Vuelle apparsa stanca e bisognosa di ricaricare le pile dopo un filotto di cinque vittorie che l’hanno portata al secondo posto insieme a Bologna e Cantù.

I PIU’……

 

 

 

Difesa a zona: Sul 54 a 61 per Biella, Dalmonte prova a mischiare le carte, schierandosi a zona 3-2 per fermare la coppia di folletti Coleman-Pullen, mossa che dà i suoi frutti costringendo l’Angelico a perdere diversi palloni. Da riprovare anche in altre occasioni.

Tau Lydeka: Nel riscaldamento prepartita lo si vede tornare negli spogliatoi bianco come un lenzuolo, scende sul parquet e sbaglia i primi due facili appoggi per mancanza di forze. Doveva restarsene a casa, ma rimane in campo ben 26 minuti, contribuendo al successo con 8 punti e 7 rimbalzi. Da ammirare.

Pubblico: E’ vero che è più facile voler bene alla tua squadra se sei secondo in classifica, ma i cinquemila dell’Adriatic Arena non abbandonano mai i suoi beniamini, anche dopo un bruttissimo terzo quarto, spingendo la Vuelle prima alla rimonta, poi al sorpasso finale, contribuendo in modo decisivo al successo contro i piemontesi. Continuare così.

…. E I MENO DELLA SFIDA PESARO – BIELLA

Palle Perse: 23 palloni gettati al vento (17 nel solo secondo tempo). Troppe le forzature nell’esecuzione degli schemi, con passaggi dati direttamente nelle mani degli avversari, senza eccesiva pressione da parte dei biellesi. Importante migliorare in questo fondamentale aspetto del gioco.

 

Daniele Cavaliero: Unica nota stonata del felicissimo momento pesarese, il triestino non riesce ad incidere come ad inizio stagione, trovando troppe difficoltà in fase offensiva. Da recuperare prima possibile.

Statistiche: Valutazione all’intervallo: 48-20 per la Scavolini Siviglia, ma Pesaro avanti di soli otto punti. Valutazione finale: 91-53 per i biancorossi, ma la partita termina con soli sei punti di differenza fra le due squadre. Non sempre i numeri raccontano la verità sull’andamento dell’incontro.

DAGLI ALTRI PARQUET:

Tutto facile per la capolista Siena che rifila un ventello a Teramo e per Cantù che si mantiene nel terzetto delle seconde regolando senza problemi Cremona, Bologna espugna il campo dell’Acea Roma, alle prese con le dimissioni del presidente Toti. Milano, prossima avversaria dei pesaresi, perde a Varese il derby lombardo e viene raggiunta al quinto posto da Avellino vittoriosa contro Montegranaro, importante vittoria di Caserta a Treviso con Collins decisivo, mentre nel posticipo Sassari espugna Casale Monferrato. Riposava Venezia.

TRE TOP TEAM DELLA DICIOTTESIMA GIORNATA:

Canadian Solar Bologna

Otto Caserta

Cimberio Varese

TRE FLOP TEAM DELLA DICIOTTESIMA GIORNATA:

 

 

 

Acea Roma

Vanoli Braga Cremona

Fabi Shoes Montegranaro

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