di Redazione
25 gennaio 2012

Claudio Santamaria e Filippo Nigro in Occidente Solitario
FANO – Si può ridere dell’incapacità di relazionarsi e comunicare di due fratelli, ritratto della famiglia di terzo millennio, sempre meno quel luogo sicuro in cui si costruivano e rafforzavano gli animi e i caratteri ma oggi piuttosto sempre più origine di conflitti, dolori e profonde insicurezze? Sì, secondo Martin McDonagh, drammaturgo inglese non ancora quarantenne, autore della pièce teatrale Occidente solitario in scena al Teatro della Fortuna di Fano venerdì 27 e sabato 28 gennaio (inizio ore 21), nell’ambito di FanoTeatro’12, stagione di prosa della Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione con Amat.
Una “commedia nera” diretta da Juan Diego Puerta Lopez e interpretata da Claudio Santamaria e Filippo Nigro con Nicole Murgia e Massimo De Santis, quattro bravi e giovani attori di teatro, cinema e televisione già molto noti al grande pubblico che li apprezza e li segue.
La storia è ambientata in un piccolo villaggio irlandese, un posto come un altro che rappresenta un luogo universale dove i personaggi ed i fatti raccontati rimandano ad una società di disadattati in una condizione di solitudine ed indifferenza. Si narra infatti di due fratelli in un rapporto perennemente conflittuale aggravato dalla recente morte del padre, dall’incapacità di vivere senza dispute e aggressioni, in un’atmosfera quotidiana fatta di litigi e piccole vendette. Dei due, uno pensa solo a marcare con la sua iniziale tutto quello che gli appartiene, a cominciare dalla sua collezione di statuine religiose fino alla stufa a legna di cui ne controlla l’uso, mentre l’altro pensa solo a scroccare cibo, partecipando ai funerali solo per il buffet o mangiando i pacchetti di patatine del fratello solo per il gusto di fargli dispetto. Frequentatore assiduo della casa è il giovane prete locale, uomo fragile che beve come una spugna, spesso in compagnia dei due fratelli di cui cerca invano di appianare la relazione per paura che le loro piccole liti finiscano in una strage insanguinata e irreparabile. L’unica figura femminile in mezzo a questo sfacelo è una giovane ragazza che fa il corriere del villaggio vendendo whisky a domicilio. È lei che tentando di confortare il prete turbato, gioca con una miscela toccante di ingenuità e di malizia. Ma questi che ormai riconosce il suo fallimento, non essere riuscito nella sua missione di dare forza e speranza ai suoi parrocchiani, travolto dalla depressione, copierà un gesto estremo.
In un mondo di crudeltà, aggressività e disperazione, portando all’estremo i rapporti tra i personaggi si arriva ad un livello di assurdità pura e semplice dove il dramma diventa una commedia e il delirio e la stravaganza sono tessuti delicatamente attraverso un umorismo eccentrico, cinico ed ironico.
Claudio Santamaria e Filippo Nigro sono i due fratelli in conflitto. Due volti conosciuti e apprezzati dal grande pubblico che li ha seguiti con sempre maggiore attenzione negli ultimi anni. Santamaria ha iniziato a fare l’attore con Leonardo Pieraccioni, nel 1997. L’anno dopo ha partecipato a L’assedio di Bernardo Bertolucci e da lì la sua carriera ha subito una vera accelerazione. Nel 2000 è candidato al David di Donatello per Almost Blue di Alex Infascelli e poi le partecipazioni a numerosi film con Muccino, Moretti, Avati, Argento. Il ruolo del Dandi in Romanzo criminale nel 2005, ha segnato la sua consacrazione. Nel 2006 è nel cast di 007 Casino Royale e l’anno dopo è Rino Gaetano nell’omonima fiction tv (nel quale si rivela anche ottimo cantante). Di nuovo con Gabriele Muccino in Baciami ancora nel 2010 e poi l’anno dopo Terra ferma di Crialese. Filippo Nigro si diploma con Lina Wertmuller al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e inizia a lavorare nelle serie televisive dal 1996. Il successo cinematografico arriva grazie alle partecipazioni nei film di Ozpetek Le fate ignoranti e La finestra di fronte. La popolarità arriva invece grazie alla serie televisiva Ris. Delitti imperfetti, dopo la quale diventa ricercatissimo al cinema e in tv. Entrambi debuttano in teatro con Juan Diego Puerta Lopez, Santamaria nel 2010 con La notte poco prima della foresta di Koltès e Nigro con l’attuale spettacolo.
Le scene sono di Bruno Buonincontri, i costumi di Caterina Nardi, le musiche originali di Riccardo Bertini, la traduzione di Luca Scarlini. Lo spettacolo è prodotto da Gli Ipocriti.
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