Nel Giorno della Memoria si apre la sinagoga

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25 gennaio 2012

Venerdì 27 gennaio/All’interno la mostra “1938-1945 La persecuzione degli ebrei in Italia”

 

Giornata della memoria

PESARO – Venerdì 27 gennaio si celebra la XII edizione del Giorno della Memoria, ricorrenza istituita in Italia nel 2000 con la legge 211 in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Più precisamente, il 27 gennaio è la data in cui, nel 1945, viene liberato Auschwitz, il campo di concentramento e sterminio costruito dai nazisti nella Polonia occupata, dove persero la vita oltre un milione di ebrei, tra cui molte migliaia di ebrei italiani.

Proprio in quella data sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito – dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 – l’unica sinagoga rimasta in città e cioè quella sefardita di via delle Scuole (nei pressi di via Castelfidardo). Il doppio orario, mattutino e pomeridiano, vuole offrire l’opportunità alle scuole e al pubblico, per visitare un luogo “speciale” della cultura cittadina che testimonia ancora oggi secoli di storia di un popolo che in epoca antica scelse Pesaro come sede, contribuendo a definirne l’identità culturale, civile ed economica. Allo stesso tempo l’esperienza di visita alla sinagoga rappresenta un’occasione per “non dimenticare”, ma piuttosto per conoscere e riflettere sulle pagine più buie della storia del Novecento. Al piano terra della sinagoga è allestita la mostra “1938-1945 La persecuzione degli ebrei in Italia”, a cura della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC; i materiali espositivi – testi, foto, libri, giornali e documenti privati – ricostruiscono con impostazione scientifica le vicende subìte dagli ebrei in un periodo ben preciso.

La sinagoga sefardita di Pesaro

Collocata nel cuore dell’antico quartiere ebraico, la sinagoga sefardita (o di rito spagnolo) risale alla metà del XVI secolo. E’ questo un periodo d’oro per Pesaro che vede il suo porto ampliato da Guidubaldo II Della Rovere con il preciso obiettivo di boicottare quello di Ancona. In città accorrono molti ebrei portoghesi che hanno l’esigenza di continuare gli studi mistici; e infatti la struttura in cui è inglobata la sinagoga (o scola, termine con cui un tempo si indicava appunto la sinagoga), ospitava le scuole di studi cabalistici, di musica e materna. All’interno si possono ancora ammirare gli elementi architettonici legati alle funzioni che quel luogo svolgeva per la comunità ebraica, come il forno per la cottura del pane azzimo da consumare durante la Pasqua o la vasca per i bagni di purificazione per la giornata del Sabato, la fontanella per il lavaggio delle mani prima della recita delle preghiere, il pozzo per avere a disposizione acqua di sorgente. L’Arca Santa (aròn) e il balconcino del pulpito (tevah) un tempo nella sala delle Preghiere si trovano oggi rispettivamente nelle sinagoghe di Livorno e Ancona. La sinagoga restò in funzione fino alla Seconda Guerra Mondiale: le ultime cerimonie vi sono svolte per i soldati della brigata ebraica che facevano parte dell’esercito alleato.

Info 0721 387541 call center 199 151 123, www.pesarocultura.it

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