di Redazione
26 gennaio 2012

Giorgio Aguzzi e Camilla Fabbri
PESARO – “Se necessario porteremo la nostra protesta fino alla stazione ferroviaria di Roma Termini”. Contro la soppressione delle fermate dei treni a lunga percorrenza alla stazione di Pesaro, la Cna di Pesaro e Urbino è pronta alla mobilitazione.
Questa mattina intanto una folta delegazione dell’associazione ha partecipato alla prima manifestazione di protesta contro la soppressione di fermate di Eurostar, Freccia Bianca e Intercity indetta dalla Camera di Commercio alla Stazione di Pesaro. Imprenditori e funzionari dell’associazione hanno manifestato di fronte alla stazione di Pesaro assieme alle istituzioni e alle altre associazioni di categoria per esprimere tutto il disappunto contro le decisioni di Trenitalia e la soppressione delle fermate di treni importanti lungo la dorsale Adriatica che penalizzano alcune stazioni delle Marche ed in particolare quella di Pesaro.
“Una adesione totale e convinta – ha detto il segretario provinciale della Cna Camilla Fabbri – contro una politica di tagli che non porta a risparmi e razionalizzazioni vere per Trenitalia, ma solo ad una ingiustificata penalizzazione di un territorio. Una protesta ancor più totale e vibrante visto che molti imprenditori usano abitualmente il treno per lavoro hanno assistito impotenti come molti cittadini alla soppressione delle fermate alla stazione di Pesaro dei Freccia Bianca (ridotte dell’80%) e della forte riduzione delle soste degli Intercity“.
“Inoltre – dice Giorgio Aguzzi, vicepresidente nazionale dell’associazione – non sono solo i collegamenti verso Roma e Milano ad essere penalizzati, ma anche quelli con le altre stazioni della regione a causa di una forte riduzione dei treni regionali che finiscono per penalizzare lavoratori e studenti pendolari”.
“Non bastasse la crisi economica – aggiunge Camilla Fabbri – dobbiamo sopportare oltre che una assurda discriminazione sul fronte dei collegamenti anche ad una insopportabile delegittimazione dal punto di vista infrastrutturale e di sviluppo (i progetti dell’Alta velocità hanno tagliato fuori la dorsale Adriatica)“.
“Se, come crediamo – concludono Aguzzi e Fabbri – la nostra protesta rimarrà inascoltata dai vertici di Trenitalia, siamo pronti ad organizzare nei prossimi giorni una grande manifestazione nella capitale alla stazione di Roma Termini”.
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