Caso Aset-Rincicotti e Orciani, il Fronte di Azione Popolare PU punta a una class action

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28 gennaio 2012

“Altro che Juventus del mercato. Qui paga sempre balanzone. Apriremo una “class action”

 

Dal Fronte di Azione popolare Pu riceviamo e pubblichiamo:

logo fronte di azione popolare

FANO – Il “Fronte di Azione Popolare Pesaro-Urbino” per voce del suo presidente Giacomo Rossi e del fanese Andrea Reginelli che è anche legale del movimento, intervengono sulla vicenda “Rincicotti & Orciani srl” di Fano, sulla quale già da tempo stanno lavorando. Dicono: “Aset SpA aveva acquisito la ditta dalla famiglia Rincicotti tra non poche polemiche nell’anno 2003, per la non modica cifra di 1.113.848 euro, dopo averla fatta valutare dal professionista pesarese Dott. Claudio Sanchioni. Il vecchio titolare Umberto Rincicotti subito dopo la cessione aveva dichiarato che “l’Aset voleva entrare nel mercato dello spurgo di fosse settiche e del trasporto di questo materiale . Invece di creare una propria società ha comprato la Juventus del mercato”. E’ fatto risaputo che Aset SpA è una società in house providing interamente pubblica, di proprietà per il 97 % del Comune di Fano che è tenuto per obblighi di legge nazionali e comunitari ad effettuarne il cosiddetto controllo analogo con apposito comitato presieduto dal Direttore Generale. Come attestato dalla società di revisione Bompani Audit, l’anno successivo all’acquisizione la Rincicotti & Orciani risultava già avere delle difficoltà, per cui era stato rinviato il giudizio sull’effettiva redditività dell’investimento (effettuato tra l’altro con l’accensione di un mutuo). Nel 2007 la partecipazione risultava addirittura completamente azzerata a causa delle perdite verificatesi e sarebbero state necessarie alcune ricapitalizzazioni per proseguire l’attività. Aggiungono “Il “Fronte di Azione Popolare Pesaro-Urbino” chiede che venga fatto un consuntivo di bilancio finale su questa dispendiosa operazione, chiedendo quali siano i costi complessivi che l’amministrazione di Aset SpA ha fatto gravare sulla collettività per quasi un decennio e sul perché non si siano presi dei provvedimenti prima visto che la Rincicotti annaspava visibilmente. Infatti visto che il Comune di Fano detiene il pacchetto azionario di maggioranza di Aset SpA, esistono per questa amministrazione concrete possibilità di vedersi addossate da parte della Corte dei Conti le responsabilità di un insuccesso dell’operazione finanziaria. Alcuni elementi di questa vicenda appaiono quanto mai anomali, come ad esempio il motivo per cui una società come Aset SpA, che già gestisce con propri servizi interni le fognature ed i depuratori pubblici affidatigli dall’AATO nell’ambito della gestione del Servizio Idrico Integrato, abbia deciso di invadere anche un settore soggetto al libero mercato come quello della pulizia delle fosse biologiche, mettendosi di fatto a fare concorrenza alle altre società private di spurghi. Questa gestione mostrerebbe alcune ombre e apparirebbe in contrasto con le normative nazionali e comunitarie sull’in house providing, sull’antitrust e sulla regolamentazione dei subappalti”. Ma non sono solo questi gli interrogativi che il “Fronte di Azione Popolare PU” si pone. Rincarano “Puntiamo il dito anche su altre forti criticità, come ad esempio la presenza di crediti non riscossi per oltre 600.000 euro, oppure le ragioni per le quali Aset SpA abbia voluto rilevare i mezzi oramai vecchi della Rincicotti & Orciani, senza acquisirne le licenze e la sede (addossandosi quindi anche l’onere dell’affitto del capannone della vecchia proprietà) e per cui si sarebbe avvalsa della prestazione lavorativa di tre ex soci appartenenti alle famiglie intestatarie. Appare singolare inoltre che la vecchia proprietà, non si sia ritirata completamente dall’attività degli spurghi e che anzi, risulterebbe condurre attività similari con le ditte Pulifox srl ed Ecogest Sas, facendo probabilmente concorrenza ad Aset sul mercato. Ci si chiede inoltre che fine faranno i dipendenti della suddetta società, visto che nell’avviso pubblicato non si fa alcuna menzione sul trattamento che verrà loro riservato e non risultano intraprese iniziative sindacali a tal proposito”. Il nostro movimento, vista l’imminente vendita all’asta delle quote di questa società da parte di Aset SpA, ritiene che sia venuto il momento per questa amministrazione di fornire alla cittadinanza un chiaro quadro consuntivo sulla valenza dell’operazione “Rincicotti e Orciani,” poichè essa ha riguardato solo l’esclusivo utilizzo di risorse pubbliche, che come è ben noto possono essere amministrate esclusivamente sulla base di principi di massima trasparenza ed efficienza. Il Fronte di Azione Popolare Pesaro-Urbino sta studiando la possibilità di effettuare una denuncia alla Procura della Repubblica per danni erariali e di avviare una “class action” contro l’amministrazione per il risarcimento degli eventuali danni causati ai cittadini”.

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