Dionigi e Rossini, pesaresi protagonisti a Bologna

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29 gennaio 2012

 

di Luciano Murgia

Ivano Dionigi

Ivano Dionigi

PESARO – Dionigi e… Rossini, due pesaresi protagonisti a Bologna. Ivano Dionigi, pesarese classe 1948, professore ordinario di Letteratura Latina, è il Magnifico Rettore dell’Alma Mater Studiorium, l’università di Bologna e di… Pesaro. Impossibile quantificare quanti sono stati i pesaresi che dal 1088, anno di fondazione, hanno frequentato l’ateneo bolognese. Una cosa è certa, il treno della domenica sera diretto a nord era il mezzo di locomozione preferito dagli universitari.

Fra i tanti, il professor Ivano Dionigi, diventato il Magnifico Rettore. Un rettore stimato, anzi amato. Tempo fa, da grande tifoso della Victoria Libertas (ha confessato durante la premiazione del Circolo della Stampa che tanti anni fa lui e Marcello Stefanini, già sindaco di Pesaro e parlamentare del PCI, invece di  andare alla Festa Nazionale de L’Unità, che si svolgeva abitualmente a Bologna, preferivano seguire il Trofeo Battilani, uno dei più importanti tornei estivi che si disputavano nel capoluogo felsineo), ha giocato a pallacanestro, in piazza, con gli studenti.

Domani, lunedì 30 gennaio, Dionigi e l’Alma Mater riceveranno il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al quale verrà conferita, durante l’inaugurazione dell’Anno Accademico, la laurea Honoris Causa.

Ha scritto Giacomo Manzoli, nella prima pagina dell’edizione bolognese de La Repubblica, che “… Se, al termine delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il Presidente della Repubblica viene a Bologna per farsi laureare da questo Ateneo, è il segno che ci tiene a ricordare che quella di Bologna è la più antica, la più prestigiosa e la migliore università italiana… Protagonista di questo straordinario risultato è il rettore Ivano Dionigi, che nel progetto ha creduto dal principio e per il quale lunedì si celebra una consacrazione che ne rafforza, giustamente, l’immagine e il peso istituzionale”.

A Bologna, il Presidente della Repubblica sarà ospite anche di un altro avvenimento: lunedì sera (ore 20 Teatro Comunale) assisterà a un concerto per il decennale dell’Hospice Seragnoli, centro di assistenza e cure palliative. Presentati da Lucio Dalla, si esibiranno Ruggero Raimondi e Anna Caterina Antonacci accompagnati al pianoforte da Leone Magiera. Fra i brani in programma, “La calunnia” da Il barbiere di Siviglia, eseguita da Raimondi, una delle voci sublimi della storia del Rossini Opera Festival. Indimenticabile la sua interpretazione dell’aria di Don Profondo “Medaglie incomparabili” (Il Viaggio a Reims). Inoltre, prima del concerto, in onore del Presidente della Repubblica, il Coro del Teatro Comunale di Bologna intonerà l’Inno di Mameli e – dal Guglielmo Tell – “Cinto il crine di bei fiori”. Giorgio Napolitano, grande appassionato di musica lirica e delle opere di Rossini, apprezzerà

Un commento to “Dionigi e Rossini, pesaresi protagonisti a Bologna”

  1. antonio cicchella scrive:

    Che il rettore Dionigi sia protagonista di questo “straordinario risultato”, occorre fare alcune precisazioni.

    Nel rettorato Dionigi, ma il trend era iniziato già con Calzolari, nei ranking internazionali Unibo ha perso molte posizioni.
    Salvo, poi utilizzare un altro ranking, mai utilizzato prima, per sostenere il contrario.

    L’unico che conta è quello di Shanghai, vedere per credere.

    Il magnifico si è poi distinto per avere invitato diversi politici di una particolare aerea politica in particolare Caronna, a tenere lectio magistralis. Cosa inopportuna per un ateneo che dovrebbe essere autonomo dalla poltica.

    Si è poi distinto per avere siglato un accordo con Unipol, per la realizzazione di corsi di formazione.

    La riforma Gelmini, sostenuta dal rettore, si è rivelato un fallimento. I nuovi dipartimenti, quali agglomerati di vecchie strutture non decollano.

    Si segnala quello di rimini, fortemente voluto “multidisciplinare” che a due anni dall’ istituzione vede ancora gli enormi spazi di palazzo Briolini a Rimini, vuoti.

    In compenso nello stesso dipartimento è stata chiamata per chiara fama una associata, istanza in un primo tempo bocciata dal CdA, e poi fatta rientrare da Dionigi, e che ora è in esame a Roma vediamo con quali esiti. A capo del dipartimento è posto un filosofo.

    A Rimini doveva sorgere la famosa sede di scienze motorie, che però dopo mirabolanti promesse dello stesso Dionigi, e anche degli enti locali, non verrà mai realizzata.

    A Diongi va anche il merito della nomina a direttore generale del dr. Colpani, condannato per danno erariale dalla corte dei conti.

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