di Redazione
29 gennaio 2012
VIS PESARO – JESINA 1-2

Zonghetti, suo l'illusorio gol dell'1-0 contro la Jesina. Foto Giardini
VIS PESARO (4-4-2): Foiera 6; G. Dominici 5,5, Boinega 6, Santini 5,5, Bartolucci 6; Torelli 5,5, Omiccioli 5 (30′ st Vicini 6), Paoli 5,5, Rossini 5 (30′ st Ridolfi sv); Bellucci 5,5, Zonghetti 6 (37′ st Barbieri 6). A disp.: Petrini, Alegi, Liera, Duranti. All. Pazzaglia
JESINA (4-1-3-2): Giovagnoli 7; Pascucci 6 (28′ st Frullabsv), Gabrieli 6,5, Focante 6,5, M. Cardinali 6; Scartozzi 7; N. Cardinali 7, Sebastianelli 6, Rossini 6,5 (12′ st Strappini 6); Invernizzi 6, Negro 6 (41′ st T. Gabrielloni sv). A disp.: Niosi, Alessandrini, A. Gabrielloni, Gentile. All. Amaolo
ARBITRO: Dionisi de L’Aquila
MARCATORI: 17′ pt Zonghetti (V), 40′ pt Nicola Cardinali (J), 7′ st Sebastianelli (J)
NOTE: spettatori, Ammoniti: Gabrieli (J), M. Cardinali (J). Angoli: 7-1 Recuperi: pt 0′, st 4′
PESARO – Rien ne va plus. Niente va più. Hai voglia a cambiare modulo e a inserire nuovi interpreti. Qui c’è un altro derby andato alle ortiche, c’è la terza pesante sconfitta di fila e, allargando lo sguardo, la settima battuta d’arresto nelle ultime 10 partite: la Vis bella e sbarazzina della prima parte di campionato, reduce da straripanti playoff nazionali d’Eccellenza vinti, non c’è più. E’ evaporata lasciando sul campo solo controfigure incapaci di vincere nonostante, come accaduto oggi contro la Jesina, la partita si fosse messa sui binari giusti grazie a un gol di Zonghetti. L’involuzione appare netta sia a livello di squadra che a livello di (molti) singoli. Qualche sprazzo, qualche scintilla ma in generale poca roba, a partire dall’impatto fisico. Serve molto di più per trovare risultato in un campionato che, dopo il mercato di riparazione (delle altre), ha messo in campo squadre completamente diverse, toste, qualitativamente migliorate e fisicamente animalesche. Che poi la Vis abbia avuto la sfortuna di affrontare le più in palla in questo momento (Samb, Miglianico e oggi Jesina) è la classifica sfiga che presenta il conto quando tutto già va ampiamente male. Ora arriva una pausa (per il concomitante torneo di Viareggio) da gestire con cura mentre bisognerà pesare le parole pronunciate a caldo, in sala stampa, dal direttore Leonardi: “Non siamo appellabili. Dobbiamo pensare a qualche cosa. Rifletteremo per 24 ore e poi prenderemo la decisione migliore. Siamo partiti abbastanza bene ma poi abbiamo trovato numerose difficoltà, con un inspiegabile calo di concentrazione e tensione. Prenderemo decisioni eclatanti? A caldo non mi piace prendere nessuna decisione. E’ in dubbio che sono tre mesi che stiamo giocando male e abbiamo difficoltà. Cercheremo di interpretare tutto nella maniera migliore”.
Tradotto: Mister Pazzaglia rischia. Peccato che, al di là dei meriti o demeriti del mister, sembra lampante (almeno dalla tribuna) che a questa squadra si sia chiesto francamente troppo. E che sia un gruppo troppo plasmato da Pazzaglia per essere, a questo punto del campionato, consegnato senza rischi ad un altro allenatore. Se si decide di mettere da parte il Paz, serve un allenatore d’esperienza e carisma ma abituato a lavorare con i giovani. Perché il mercato è chiuso. Anzi, tranne l’under Bartolucci non si è mai riaperto. L’anno scorso la differenza la fece l’arrivo, in attacco, di Bellucci. Quest’anno servirebbe o meglio, sarebbe servita una mossa simile, magari attingendo agli svincolti, per dare più spessore in mediana o in difesa. D’accordo i giovani e d’accordo il gruppo ma quando giochi con ragazzi che la D l’hanno fatta poco o per niente, e gli acquisti estivi provengono quasi esclusivamente dall’Eccellenza, può anche succedere di andare incontro a partite così. Perché mica puoi chiedere ai giovani di non sbagliare mai un colpo. Bisognerebbe chiedersi, invece, che cosa realmente ci si aspettava da questa squadra che, ricordiamo, resta una neopromossa tramite playoff. A nostro avviso il campionato disputato, fino ad ora, resta di primissimo piano o quantomeno in linea con l’obiettivo di una salvezza tranquilla. E questo anche alla luce delle avversarie e dei budget rispettivamente a disposizione. Il Miglianico, affrontato 7 giorni fa, ha inserito 4-5 elementi con campionati di D e C alle spalle. Idem la Jesina che, non a caso, dopo il mercato di riparazione ha ottenuto la quarta vittoria di fila affidandosi a gente del calibro di Negro o Invernizzi. L’attuale Vis, lo si è visto, è carente nei ricambi e quando uno dei titolarissimi ha la luna storta o non sta benissimo, obbliga il Paz a inventarsi in casa sempre soluzioni tampone. Questo, mentre un’altra sconfitta va a ingrassare il fantasma di una classifica che, ora, vede il piumone di punti che ci separava dai playout sempre più sottile.
LA PARTITA
“Gioca, lotta… vincerai”, lo striscione di benvenuto esposto a inizio partita dalla Vecchia Guardia 1979, dimenticava un passaggio fondamentale: Gioca, lotta, segna un paio di gol e vincerai. Presenti anche i tifosi jesini, arrivati a Pesaro con due pullman pieni zeppi. Pazzaglia, intanto, tornava in panchina al Benelli dopo le tre giornate di squalifica rimediate nel 2011.
Vis in campo col collaudato 4-4-2, con gli under sugli esterni, compreso l’esordiente Bartolucci, proveniente dal Fano, basso a sinistra. Jesina con Scartozzi davanti la difesa 4, guardaspalle di un Sebastianelli versione Boateng pronto a inserirsi alle spalle del tandem d’attacco formato da Negro e Invernizzi (all’esordio dal 1′).
Novanta secondi dopo il fischio iniziale Bellucci mette il turbo sulla sinistra, asfalta Pascucci, entra in area ma viene murato, seppur defilato sull’estrema sinistra, dall’estremo difensore Giovagnoli, classe ’93, che ha vinto il ballottaggio con l’esperto Niosi.
Al 3′ Invernizzi prende il tempo su uno spiovente dalla sinistra, di testa, a Santini: la palla finisce alta.
Subito dopo è Zonghetti ad affondare il colpo sulla sinistra: l’attaccante di Novilara converge e mette in mezzo, basso, per Bellucci che in torsione prova il difficile colpo di testa: il cuoio non inquadra la porta.
La Jesina dimostra subito una maggior fisicità della Vis e con Invernizzi e Sebastianelli fa valere la propria stazza in area obbligando Boinega a una sagra di spazzolate alla viva il parroco. Maniere rudi ma efficaci.
Al 12′ Bellucci controlla e si libera in area calciando a botta sicura: Giovagnoli compie il miracolo ma a salve, l’arbitro aveva infatti fermato l’azione per fuorigioco dello stesso attaccante vissino.
Pazzaglia prova allora a invertire gli esterni alti.
Al 17′ Angolo di Paoli: Zonghetti trova il tempo impattando di testa sul secondo palo. Incornata chirurgica: 1-0. Il Benelli esulta. Era un pezzetto che non accadeva.
Palla al centro e Negro, una manciata di secondi dopo, trova il varco per poter fare subito male a Foiera ma, pressato, sbaglia il tocco sotto. Spauracchio.
Dopo 10′ di nulla, con la partita leggermente più incattivita, Omiccioli trova ancora sul fianco destro jesino il settore più morbido dove piantare i denti: taglio sul primo palo, spizzata di testa di Zonghetti che diventa un ponte per Bellucci che però non riesce a correggere in porta (27′). Spicchi della Vis che avevamo imparato ad ammirare. Minuto 30, Rossini dai 20 metri: telefonatina innocente. Al 37′, dopo un rinvio impreciso di Santini, la Jesina mette in mezzo con uno spiovente sul quale Negro non trova la zampata: la palla rimbalza affettando l’area e l’aria davanti Foiera. Altro spauracchio.
Al 39′ punizione di Scartozzi dalla sinistra, serie di blocchi in area, dalle retrovie sbuca Nicola Cardinali che di testa sfiora la traversa. E’ il preludio al gol che arriva al 40′: Invernizzi controlla spalle alla porta e riesce a girarsi al limite dell’area, centralmente, impegnando sul secondo palo Foiera che ci mette i pugni (senza riuscire a respingere lontano la palla), sulla ribattuta il più lesto è ancora Nicola Cardinali che in due tempi, prendendo d’infilata Bartolucci, esplode un missile sul primo palo di Foiera: cuoio all’incrocio, 1-1. Mezza tribuna centrale del Benelli si alza in piedi ad esultare. Ci sono quasi quasi più jesini che pesaresi.
Nel secondo tempo avvio sprint, come nei primi 45′, di Bellucci che procura due angoli in serie. Si rivede la Vis che agisce con rapidi tocchi di prima e fa circolare bene la palla agendo sugli esterni.
Al 7′, come la più fredda delle docce fredde, arriva però il gol della Jesina che al primo (e forse unico vero) affondo trova il bingo: sulla sinistra il Rossini jesino va sul fondo e mette in mezzo, Invernizzi prova a impattare di testa, raccoglie Sebastianelli che, fino a quel momento imbrigliato ottimamente da Paoli, con un destro di prima intenzione (complice una deviazione di Santini nella selva di gambe in area) pesca l’angolino alla sinistra di Foiera: 1-2. Euforia Jesina: Scartozzi al 9′ tenta il destro al volo dai 20 metri abbondanti, Foiera osserva il cuoio stamparsi sulla parte alta della traversa. Partita sinistra in tutti i sensi: il campo pare essere un tavolo zoppo a sinistra, dove una pendenza invisibile porta lì, ogni giocata, a svilupparsi.
La Jesina invece, trovato il 2-1, cerca di addormentare il gioco dando l’impressione di aver esaurito le batterie della coppia d’attacco Negro-Invernizzi. Uno scatto dello stesso Negro, vanificato dal fuorigioco, mette in chiaro comunque che la zampata può essere sempre in canna. La Vis, dopo la batosta psicologica, cerca così di riorganizzarsi lasciando comunque grandi spazi in difesa: al 27′ Torelli non calcia da buona posizine e preferisce mettere in mezzo. L’azione continua col cross di Omiccioli su cui Zonghetti trova la battuta aerea ma senza la necessaria forza e la giusta precisione. Tiro centrale, tanta fuffa, poca roba.
Il Paz le prova tutte. Vicini per Omiccioli e Ridolfi per Rossini: 4-2-4 con Zonghetti esterno e il trequartista Ridolfi sulla linea mediana con Paoli. Risultato? Al 34′ Scartozzi si conferma buon tiratore impegnando a terra Foiera. E’ lui, nel secondo tempo, la vera bocca da fuoco leoncella.
Al 39′ Pazzaglia si gioca l’ultima carta inserendo Barbieri: il centrocampista trova subito una buona ripartenza servendo per Bellucci che s’accentra ma spara centrale. Ancora Barbieri: su punizione trova Santini libero in area ma Giovagnoli è sempre presente. L’occasionissima per il pareggio si materializza al 44′: Vicini entra come una biscia in area dalla sinistra e taglia in mezzo dove liberissimo, Bellucci, gira in maniera sporca trovando la parata di Giovagnoli. Sulla respinta Torelli prova qualcosa di simile a una palombella che, comunque, finisce alta tra i “noooo” della tribuna di fede vissina. Incredibile ma vero. Rien ne va plus. Niente va più.
Classifica
Teramo 51 punti; Sambenedettese 47; Ancona 44; Civitanovese 43; Isernia 36; Atletico Trivento 32; San Nicolo’ 31; Jesina, Recanatese e Vis Pesaro 28; Olympia Agnonese 26; Atessa Val di Sangro e Riccione 25; Santegidiese 21; Luco Canistro 19; Renato Curi Angolana 17; Miglianico 16; Real Rimini 4.
Prossimo turno – domenica 12 febbraio (domenica 5 febbraio turno di riposo per il concomitante svolgimento della Viareggio Cup a cui prende parte anche la Rappresentativa di Serie D)
Jesina-Ancona Miglianico-Riccione Olympia Agnonese-Vis Pesaro R.Curi Angolana-Atessa V.di S. Real Rimini-Teramo Recanatese-Luco Canistro Sambenedettese-Isernia San Nicolo’-Atletico Trivento Santegidiese-Civitanovese.
con tutta la buona volontà che i giovani hanno dimostrato fino ad ora, serviva un rinforzare i reparti che mancano soprattutto sul fiano fisico, rendono puntualmente centimetri agli avverssari sempre più aggressivi e da Riccione in poi non si è più vista la vis di inizio campionato. a questo punto si rischia veramente di buttare tutti i sacrifici e il gran lavoro fatto nella scorsa estate per ottenere la promozione, la società ha scelto di ricoprire tutti i ruoli con ragazzi di 17 anni senza minimamente assumersi la responsabilità di inserire qualche giocatore d’esperienza che avrebbe reso più efficace il ruolo della squadra gia rodata. e ora?? ora non servirà a nulla cambiare allenatore perchè con gli stessi suonatori la musica non cambierà di certo e la situazione ora è vereamente grigia……
Pazzaglia avra le sue responsabilita, ma la società seppur ha un budget da promozione poteva fare scelte diverse in serie di acquisti. Gli aiuti promessi dal comune dove sono? Solite parole e solita Vis abbandonata dalla città, il calcio merita piu considerazione”