di Redazione
30 gennaio 2012

PESARO – “Non sottoscriveremo mai un accordo con i Comuni per l’introduzione della nuova tassa contro il turismo. A Fano come a Pesaro e Gabicce Mare gli operatori turistici sono uniti contro una tassa che avrà ripercussioni pesantissime per gli alberghi, l’economia e l’occupazione. E su questa contrarietà non ci sono divisioni (ed anzi l’intesa raggiunta a Fano sulle condizioni “numeriche” di una eventuale tassa è da intendersi superata per l’anno 2012). Ci sorprende anzi la chiusura semplicistica di sindaci e assessori a cui sembra non interessare affatto lo sviluppo del settore e che si muovono senza capire gli effetti devastanti che avrà questa ennesima tassa“.
Angelo Serra, presidente provinciale di Confcommercio e di Confturismo Marche Nord – che rappresenta, tra gli altri, le associazioni Albergatori di Fano, Pesaro e Gabicce Mare – ribadisce la posizione dell’organizzazione in merito alla Tassa di soggiorno ed al comportamento dei Comuni di Fano, Gabicce Mare e Pesaro che “per chiudere i propri bilanci rischiano di danneggiare irreparabilmente il turismo“.
Ma Serra conferma anche che l’organizzazione vigilerà attentamente sul comportamento “disinvolto” – lo definisce così – dei Comuni: “Si chiedono sacrifici a cittadini e imprese e poi si sperperano soldi pubblici. Pensano di introdurre nuove tasse ma non riducono sprechi e costi della politica: a Pesaro ci sono 11 assessori e a Fano 10 (senza contare capi di Gabinetto, portavoce, segreterie, direttori generali, eccetera) mentre ad esempio a Ferrara, città di 135.000 abitanti che ha rinunciato alla Tassa di soggiorno, gli assessori sono 8 come a Rimini o Ancona; a Gabicce Mare gli assessori sono 6 come a Riccione (che ha però 6 volte la popolazione di Gabicce Mare e non metterà la Tassa di soggiorno). Mentre a Cesenatico (oltre 25.000 abitanti e non introduce la Tassa) gli assessori sono 5. Prima di tassare cittadini e imprese e mettere fuori mercato la nostra offerta turistica, i Comuni dovrebbero dare l’esempio. Invece pensano di tirare diritto. La nostra protesta e la nostra vigilanza sarà durissima“.
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