di Redazione
3 febbraio 2012
NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO – SCAVOLINI PESARO 3-0
NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Nucu 10 (9 battute, 1 errore. Ricezioni 1, 0%), Signorile (2 battute), Quaranta 20 (10 battute, 1 errore, 2 ace. Ricezioni 4, positiva 75%, eccellente 75%. Attacchi 24, errori 1, punti 16, 67%. Muri 2)), Gabbiadini ne, Diouf ne, Merlo (L: ricezioni 18, positiva 61%, eccellente 39%), Di Iulio 4 (battute 5, 1 ace. Ricezioni 3, positiva ed eccellente 100%), Ruseva ne, Piccinini 10 (battute 18, ace 2. Ricezioni 17, positiva 71%, eccellente 47%. Attacchi 22, errori 1, muri subiti 1, punti 8, 36%. Muri 1), Arrighetti 10 (battute 18, ace 2. Attacchi 15, errori 2, punti 7, 41%. Muri 1), Vasileva 8 (battute 6. Ricezioni 10, errori 3, positiva 50%, eccellente 30%. Attacchi 17, errori 2, muri subiti 1, punti 7, 41%. Muri 1), Serena (battute 8. Attacchi 3, errori 1, 0%. All. Mazzanti
SCAVOLINI PESARO: Ortolani 10 (battute 7, errori. Attacchi 34, errori 3, muri subiti 3, punti 8, 24%. Muri 2), Agostinetto (battute 2), Brinker 9 (battute 14, ace 2. Ricezioni 27, errori 2, positiva 67%, eccellente 37%. Attacchi 18, errori 3, muri subiti 1, punti 7, 39%), Klineman 9 (battute 6, errori 1, ace 1. Ricezioni 9, errori 1, positiva 33%, eccellente 0%. Attacchi 18, errori 3, muri subiti 1, punti 7, 39%. Muri 1), Monica De Gennaro (L: ricezioni 17, errori 1, positiva 65%, eccellente 53%), Saccomani 7 (battute 3. Ricezioni 8, errori 1, positiva 25%, eccellente 13%. Attacchi 16, punti 6, 42%. Muri 1), Manzano 4 (battute 11. Attacchi 11, muri subiti 1, punti 4, 36%%), Ferretti (battute 7. Attacchi 2, muri subiti 1, 0%), Okuniewska 5 (battute 7. Attacchi 11, muri subiti 3, punti 4, 36%. Muri 1), Ampudia ne, Cardani (ricezioni 9, errori 1, positiva 67%, eccellente 22%), Musti De Gennaro. All. Pedullà
ARBITRI: Marenc (Francia) e Vilimanović (Serbia)
NOTE: parziali: 25-16; 25-20; 25-22 in 75 minuti. Spettatori 1.020
STATISTICHE DI SQUADRA: Bergamo: 62 punti; battute 73, errori 2, ace 6. Ricezioni 53, errori 3, positiva 64%, eccellente 45%. Attacchi 107, errori 9, muri subiti 5, punti 46, 43%. Muri 10. Pesaro: 44 punti; battute 57, errori 4, ace 3. Ricezioni 71, errori 6, positiva 56%, eccellente 32%. Attacchi 110, errori 9, muri subiti 10, punti 36, 33%. Muri 5.

Laura Saccomani (foto Marco Giardini)
TREVIGLIO (Bergamo) – Sconfortante. Perché se la ricezione è la grande assente, non è che l’attacco faccia faville. Lo raccontano le statistiche, anche se ogni tanto abbiamo qualche dubbio sui numeri. Esempio: Maren Brinker avrebbe avuto una ricezione positiva del 63%. Forse abbiamo la mente annebbiata. Certo, ha fatto meglio di Klineman, che non riesce a fare passi avanti nel fondamentale malgrado possa contare sui consiglii di un Professore… Per fortuna che Laura c’è. Sì, perché nella serata in cui è la squadra la grande assente, Pesaro ritrova Saccomani. E’ l’unico aspetto positivo.
Gioca Serena Ortolani, con la mano destra protetta da un tutore, ma è Mazzanti a sorprendere con Serena (attenzione, è il cognome, perché il nome è Valentina) al posto di Signorile in cabina di regia.
La Scavolini non sorprende migliorando la ricezione…. Ricezione? Una parola sconosciuta per molte colibrì, inguardabili nel fondamentale del volley. Coach Mazzanti ordina battute mirate su Klineman e soprattutto Brinker e la tedesca e l’americana vanno in tilt anche in attacco. Così Bergamo prende in mano il controllo del ritmo e del risultato: 8-4 al primo time-out con ace su Brinker. La ricezione non aiuta Ferretti, l’attacco è con palla alta, scontato, le centrali producono miseria. Eppure un ace dell’americana impatta a quota 9. L’equilibrio dura poco perché la ricezione pesarese è disastrosa. La Foppapedretti allunga decisamente con Vasileva e Quaranta (14-11). Pedullà ferma il gioco e invoca (almeno) attenzione, altrimenti è meglio tornare a casa… Ma su un turno in battuta di Arrighetti il set è nella cassaforte lombarda.
Valentina Arrighetti martedì 7, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, riceverà il premio “Campione per lo Sport”, destinato alle persone che lanciano messaggi positivi. Lei lo ha fatto per aiutare la sua Liguria colpita da un’alluvione. Brava. Servirebbe un messaggio anche per aiutare la Scavolini a fermare il… fiume in piena targato Bergamo. Dal 14-12 al 19-12, dopo che anche Cardani, entrata per aiutare la ricezione, subisce un ace. Klineman e Okuniewska provano a mostrare i denti, ma non c’è partita: 25-16 su servizio troppo lungo della californiana. In 23 minuti.
Dopo la bandiera bianca mostrata nel primo set, ci si attende un reazione e la reazione arriva: 3-1 con due ace di Brinker; 6-3 con Ortolani; 8-5 con Okuniewska. Poi cala la nebbia e ancora una volta coincide con il servizio di Arrighetti che guida un 5-0 interno. Pedullà risponde con Saccomani. E Laura, dopo mesi da dimenticare, c’è: con Bergamo salito a 13-10, è lei la “go to guy” a cui si attacca la squadra pesarese. Sembra incredibile, perché era stata già ceduta a Giaveno e il trasferimento è saltato per mancanza di alternative. E’ lei l’alternativa della sera di Champions, dove – purtroppo – la Scavolini fa la figura dell’infiltrata. Laura infila un muro, poi dopo un attacco positivo di Brinker, tre attacchi vincenti. Troppa grazia! La Scavolini è in vantaggio al secondo time-out. Ma l’ex Quaranta è da 110 e lode. Così, quando torna al servizio Arrighetti e mira anche la scarsa capacità di ricevere di Saccomani, la Norda Foppapedretti allunga l’elastico e chiude anche il secondo parziale: 25-20 in 24 minuti. La Scavolini è deprimente.
Inesistente nei primi due parziali, le pesaresi hanno una grande reazione nel terzo. Ma la conclusione è ancor più amara. Come faccia una squadra capace di guadagnare ampio margine a gettarlo via come hanno fatto le colibrì è assolutamente inspiegabile. Ma è la fotografia di una stagione, di una squadra che ha un lungo elenco di occasioni mancate. Ricordate Busto Arsizio? E Piacenza? E Mosca? Il terzo set perso contro le ragazze di Mazzanti è il prolungamento di un (brutto) film già visto. Subito 5-0 e poi 7-1, le colibrì hanno mostrato qualità che richiederebbero continuità, per non restare un fruscìo nella bora delle avversarie. Ma Bergamo ha accorciato (9-11) e la Scavolini recuperato un buon margine: 11-16 al secondo time-out tecnico, difeso (male) fino al 18-20 esterno. Bene, anzi male, a quel punto – concretizzando un break di 12 a 4 – la “Foppa” è passata a condurre 23-20. Più che da Professore, sembra roba da strizzacervelli. Anche perché giocando così conquistare il Golden Set (vincere gara di ritorno e aggiudicarsi lo spareggio) sembra cosa da fantascienza. O forse ci si era illusi con i risultati del girone. Già, il Girone E che ha visto perdere le tre squadre che hanno passato il turno. E’ un tema da non trascurare nell’analisi di una sconfitta che fa male anche in funzione campionato.
l.m.
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