Ricci in tv: “Vogliamo i riflettori avuti da Roma per 2 fiocchi”

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13 febbraio 2012

PESARO – “Le priorità assolute, in queste ore, restano la sicurezza e la salute delle persone. Stiamo facendo tutto il possibile con le risorse che abbiamo, ma abbiamo bisogno d’aiuto perché siamo purtroppo la provincia più colpita d’Italia“.

Matteo Ricci a Matrix 2

Un'immagine della partecipazione di Ricci a Matrix

Non si arresta l’emergenza neve e l’appello di Matteo Ricci, che rimbalza dalle reti Sky alla Rai passando per Mediaset, diventa la voce e l’amalgama di un intero territorio. E questa mattina le considerazioni del presidente della Provincia, in collegamento da Urbino con Agorà, l’approfondimento Rai di Andrea Vianello, arrivano a strappare, paradossalmente, anche l’applauso del pubblico capitolino in studio sulla caratterizzazione “romanocentrica” dell’emergenza. “Pesaro e Urbino non è il Trentino Alto Adige – sottolinea Ricci in diretta, dialogando con il ministro dell’ambiente Corrado Clini – Siamo nel centro Italia come Roma. Non abbiamo fatto mezza polemica e vorremmo avere la stessa attenzione destinata alla capitale per pochi centimetri di neve.

Dal governo ci aspettiamo l’inversione del processo antifederalista che si è abbattuto sugli enti locali – Ricci rafforza il suo concetto – Mancano le risorse per gestire situazioni drammatiche come questa. Necessario, inoltre, abolire la “tassa della disgrazia” inserita nel Milleproroghe“.

La reazione degli urbinati e dei marchigiani in genere viene definita “virtuosa” dagli ospiti in studio. “Gente composta, che ha mantenuto la calma e si è rimboccata le maniche. Come non è successo, invece, a Roma. Troppo impegnata in liti da pollaio…”. E anche il ministro dell’Ambiente deve convenire con Ricci che “è importante intervenire su un riequilibrio complessivo delle politiche fiscali tra Stato e Regioni“.

Da Rai 3 a Rai1, il presidente della Provincia ricorda, intervenendo a Uno Mattina, “le decine di frazioni e Comuni ancora isolati“. E fa il punto della situazione: “Decine di tetti di chiese, palestre, edifici pubblici e aziende agricole sono già caduti. Altri sono a rischio. Stiamo sgombrando le abitazioni private non sicure. Il problema, poi, sarà anche il flusso d’acqua che si andrà a sciogliere“.

E su Canale 5 Ricci – intervistato tra l’altro dal Tg 5 – difende deciso in diretta le ragioni dei marchigiani con chi, a Mattino Cinque, solidarizza con la “tassa della disgrazia”. Invoca maggiore attenzione per un territorio martoriato dalla tormenta, il presidente. E un primo risultato già si vede, con l’arrivo di nuovi mezzi e uomini dal nord. Servono almeno due giorni per cercare di uscire dall’emergenza acuta. Poi si apriranno gli altri capitoli, non meno problematici. A partire dalla conta effettiva dei danni.

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