Viale della Repubblica, un altro albero a rischio

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13 febbraio 2012

PESARO – Senza sosta. Gli operatori che lavorano da prima che cadesse la neve (solo qualche timido accenno di nevischio), non si concedono soste. La prima giornata senza neve ha consentito di fare il punto della situazione e soprattutto di mettere a conoscenza le squadre di soccorso giunte dal Friuli Venezia Giulia dei posti dove intervenire.

Neve Pesaro

Albero a rischio in viale della Repubblica

Personale specializzato che ha preso alloggio in zona mare, nell’Hotel Rossini. Le squadre friulane hanno impressionato favorevolmente i colleghi pesaresi, entrando subito in piena attività. Notevole anche il contributo offerto dal personale del soccorso alpino della Guardia di Finanza.

La città e la provincia sono alle prese con il freddo intenso, con il gelo della notte che ha reso problematica la circolazione veicolare e pedonale. La neve ghiacciata sui tetti e sugli alberi è un problema in più. La caduta di rami e tronchi d’albero, quando a crollare non è la pianta intera, è un fattore di rischio. Anche nel pomeriggio dai tetti cadevano blocchi interi di neve mettendo a repentaglio l’incolumità dei passanti.

In Viale della Repubblica è stato segnalato l’ennesimo albero pericoloso e due vigilesse della polizia municipale sono intervenute transennando la zona interessata all’angolo con Viale Cesare Battisti. Come si sono allontanate, dopo avere invitato i passanti a cambiare percorso, due donne vestite elegantemente hanno ignorato la segnalazione e sono passate sotto il nastro biancorosso. Comportamenti ingiustificabili. Come quelli degli automobilisti che hanno lasciato i loro veicoli parcheggiati in strada impedendo alle macchine operatrici, larghe tre metri, di rimuovere la neve. E’ accaduto nel quartiere di Pantano, da dove sono partite le proteste più accese per la mancata pulizia delle strade.

Via San Francesco

Via San Francesco

In Via San Francasco (lato Piazza del Popolo) una lastra di ghiaccio ha rischiato di provocare problemi ai pedoni. Alcuni sono caduti, altri hanno rischiato di cadere.

I centralini del Comune e dei singoli operatori di pronto intervento sono stati presi d’assalto da richieste ora d’aiuto ora di semplice informazione. Uno dei temi della protesta hanno riguardato l’Enel, non tanto nei confronti del personale, che si è mosso con la solita abnegazione, quanto nella difficoltà di comunicare con l’ente che gestisce la fornitura di energia elettrica.

Proteste particolari anche nei confronti della società Autostrade che ha chiuso al traffico l’A14, dirottando centinaia di mezzi pesanti lungo la statale Adriatica. Mezzi pesanti che spesso sono stati abbandonati in strada dai camionisti. Quelli che si sono fatti soccorrere sono stati indirizzati al parcheggio dell’Adriatic Arena, dove hanno sostato in attesa di ritornare in strada.

Luciano Murgia

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