di Redazione
20 febbraio 2012
PESARO – Il maltempo che ha colpito la nostra regione nelle prime settimane di febbraio ha causato numerosi disagi.
Strade chiuse e paesi isolati da dei e propri muri di neve, ecatombe di alberi caduti per il peso della coltre bianca, tetti crollati o pericolanti. Dopo l’emergenza neve, potrebbe arrivare l’allerta frane e smottamenti unita a quella del rischio di straripamento del fiume Foglia. La pioggia prevista in questi giorni sommata all’enorme quantità di neve che si sta sciogliendo in montagna e a valle potrebbe innalzare il livello dei corsi d’acqua.
Inoltre alla foce del fiume Foglia a ridosso del mare si era formato un isolotto pieno di ghiaia portata dalle forti mareggiate che hanno accompagnato le bufere di neve degli ultimi giorni.
Circa 5000 metri cubi di finissimi e neri sassolini che stavano facendo da tappo fra fiume e mare impedendo all’acqua il suo normale deflusso.
Addirittura qualche pescatore si era già accorto che qualcosa non andava nel fondale
perché non si riusciva a pescare. Così, da qualche giorno, in maniera quasi interrotta due ruspe e quattro grossi automezzi di due imprese private sotto la sorveglianza della Protezione Civile Regionale stanno ripulendo il fondale del fiume all’uscita del porto di Pesaro, proprio davanti alla nuova scogliera.
Tutto il giorno e con turni di notte gli operai stanno alacremente e duramente lavorando coadiuvati dalla onnipresente Protezione Civile stanno caricando una vera
montagna di ghiaia. “Un enorme lavoro di prevenzione che andava sicuramente eseguito” afferma il responsabile della sicurezza idraulica dei fiumi il dott. Vincenzo Pertrillo che insieme all’ingegnere Stefano Gattoni dirigono i lavori nella zona di Baia Flaminia. L’ambiente e il territorio vanno protetto e salvaguardati perché, non dobbiamo dimenticarlo, sono un bene di tutti.
Roberto Terenzi
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