di Redazione
21 febbraio 2012
PESARO – “Sarò in prima linea con Ricci e Ceriscioli per chiedere al Governo i fondi necessari per l’emergenza neve e per far fronte alle necessità della Provincia e dei Comuni colpiti, ma non accetto strumentalizzazioni e speculazioni politiche da alcuno”. Alessandro Di Domenico, consigliere comunale Pdl, chiede a Ricci di non fare speculazioni politiche con l’emergenza neve.
“La regione Marche – continua – la Provincia di Pesaro e Urbino devono ammettere che sono sottoposte ad un isolamento politico già da molti anni, lo stesso isolamento politico che ci riserva la regione nei nostri confronti e questa disparità la paga la collettività marchigiana , in particolare quella pesarese.
Poi se vogliamo discutere di coerenza, ditemi come può essere coerente chi decide di voler costruire un ospedale unico Pesaro Fano, che in fondo non lo vuole nessuno, che costerà non meno di 350 milioni di €, in un luogo dove i terreni sono privati quando c’è la possibilità di accedere a terreni pubblici o aree già ad uso ospedaliero, e chiedere lo stato di emergenza per 10 0 20 Milioni di €.
Come si possono chiedere i danni per l’emergenza neve ed essere complici di uno scempio ambientale ed economico come quello del casellino a Santa Veneranda che costa 20 – 25 milioni di € in più rispetto ad un casello intero sulla Montelabbatese.
Chiediamo al Governo lo stato di emergenza e, se l’ospedale unico verrà costruito a Fosso Sejore, ci vorranno non meno di 100 – 150 milioni di € per realizzare una rete viaria che possa garantire il collegamento sia da Fano , sia da Pesaro.
Credo che per coerenza, e per chiedere i soldi per l’emergenza neve, si debba rinunciare sia all’ospedale unico a Fosso Sejore, sia al casellino troppo costoso a santa Veneranda, proponendo il primo a Muraglia o su un terreno pubblico e il secondo sulla Montelabbatese. Questo è il buon senso amministrativo, NON LE MARCE SU ROMA!!!!
E’ inutile appellarsi al buon senso, all’accumunanza di obiettivi, alla solidarietà trasversale tra forze politiche quando coloro i quali governano questi nostri territori, quando c’è da decidere sulle sorti dei nostri cittadini, lo fanno senza neppure consultarci, BELLA FACCIA TOSTA!”
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