di Redazione
21 febbraio 2012
FANO – “La vicenda del dragaggio del Porto di Fano è un’altra pagina triste dell’Amministrazione Aguzzi nel capitolo riguardante la gestione delle emergenze” scrive Alessandro Fichera, vice Coordinatore Circolo PD Centro-Mare. “Le rimostranze della Marineria e dei diportisti sono state ampiamente premonitrici già tempo addietro – continua -. A Dicembre, dopo una serie sistematica di ritardi e ripensamenti della Giunta che ha investito l’Assessore Maria Antonia Cucuzza, una parte dei fanghi superficiali è stata finalmente prelevata dal fondale e depositata nelle aree concesse da Marina Group per lo scopo. La quantità decisa dalla gara ammontava a circa 3.000 metri cubi.
Considerato che il Comune ha speso una cifra complessiva di 80 mila euro, prelevata dal fondo ben più cospicuo di 776 mila euro stanziato dalla Regione Marche in favore del dragaggio, perché non è stata prelevata una quantità maggiore di fanghi?
Considerato che l’intervento provvisorio presumeva il graduale peggioramento delle condizioni, perché l’Amministrazione non ha monitorato i livelli di sicurezza? Perché il danneggiamento del primo peschereccio “Rosi” non ha fatto scattare un piano di messa in sicurezza?
Solo una responsabile regia di controllo del territorio avrebbe potuto evitare il deterioramento attuale ma l’unico rimedio rimasto è agire. Anziché agitare polemiche per i giornali, l’Amministrazione comunale deve dragare ancora una volta il fondale, evitando se possibile la gara privata per ridurre al minimo i tempi organizzativi.
La soluzione prevista dalla Regione è la cassa di colmata, una grande vasca situata in prossimità del porto di Ancona, il cui compito è quello di contenere la sabbia dragata dal fondale del porto e non compatibile con il ripascimento dell’arenile o altri tipi di reimpiego.
La consegna inizialmente prevista per maggio del 2012 dalla ditta vincitrice subirà un ritardo a causa del ricorso della seconda classificata al bando di 9 milioni di euro aggiudicato dalla Regione.
Ci auguriamo che la sentenza prevista per Giovedì si risolva in maniera positiva così che i fatti possano prendere il posto delle parole a cui i cittadini fanesi sono stati forzosamente abituati”.
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