Blitz della Finanza in bar e locali: Pesaro è quasi Cortina

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23 febbraio 2012

PESARO – Questo grasso grosso martedì pesarese. Pesaro quasi come Cortina. Idem Fano. A chi pensava che il nuovo corso dell’Italia andasse a colpire solo le città del lusso, le aree “protette” dove i vip amano sfoggiare macchine di lusso, gioielli e vestiti, ecco la risposta. Il giorno 21 febbraio, in occasione dei festeggiamenti di carnevale, martedì grasso, i Reparti di questo Comando Provinciale hanno intensificato i servizi di controllo economico del territorio in tutta la provincia di Pesaro e Urbino. Non a Sanremo, Milano o Cortina.

Infatti, è stato messo in campo un coordinato dispositivo di controllo, attraverso il contestuale impiego di n. 20 pattuglie automontate, composte da n. 42 militari, tra cui anche i Baschi Verdi, che hanno ispezionato le attività commerciali e ricettive particolarmente interessate dall’evento carnevalesco, nelle località di Pesaro, Acqualagna, Auditore, Cagli, Fano, Fermignano, Fossombrone, Gabicce Mare, Gradara, Piandimeleto, Sant’Angelo in Vado, Sassocorvaro e Urbania.

Guardia di Finanza

Gli interventi si sono concentrati, soprattutto, nel comparto dei cc.dd. controlli strumentali, e cioè del settore operativo riguardante il rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali, senza tuttavia tralasciare gli altri peculiari ambiti operativi istituzionali.

Complessivamente, sono state eseguite n. 116 ispezioni, con la costatazione di n. 36 irregolarità, con un’incidenza del 31% sul totale degli interventi svolti, rispetto alla media nazionale del 16%.

Nell’occasione, la località ove è stato registrato il maggior numero di irregolarità nel rilascio dei documenti fiscali è risultata Pesaro, con n. 14 mancate emissioni (39%), seguita da Fano conn. 6 (17%) e da Fermignano con n. 3 (8%).

Delle categorie degli esercenti controllate, quella con la più alta incidenza di irregolarità nelle ispezioni è risultata la categoria dei ristoranti, pizzerie e bar.

In totale, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di circa 20.000 euro.

I militari impiegati hanno anche provveduto a controllare i veicoli in transito nelle maggiori vie di afflusso alle predette località, attenzionando, in particolare, n. 20 automezzi di grossa cilindrata che costituiranno la base per l’accertamento della reale capacità contributiva degli utilizzatori.

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