di Redazione
24 febbraio 2012
ANCONA – “Il governo di area vasta è una necessità seria in un momento particolarmente difficile del Paese. In questi anni il numero delle province italiane è aumentato in maniera intollerabile, tanto che ne auspico la riduzione almeno della metà. Abbiamo bisogno di una profonda riforma dell’architettura politica in cui ridistribuire quelle competenze oggi attribuite a consorzi o agenzie che andrebbero, invece, cancellati”.
Vittoriano Solazzi, presidente dell’assemblea legislativa delle Marche, ribadisce la necessità di poter costruire un Governo di Area Vasta efficiente ed in grado di sopperire alle funzioni delle Province, alla luce delle disposizioni della Legge “Salva Italia”, in base alla quale le Province vengono esautorate delle loro attuali funzioni. L’intervento è avvenuto nell’ambito di “Come cambia l’Italia?”, seminario di approfondimento sui nuovi assetti dello Stato e dei poteri locali alla luce della legge 214/2011 (la cosiddetta “salva Italia”), organizzato ad Ancona dal Consiglio delle Autonomie Locali delle Marche (Cal) presieduto dal presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci. Un appuntamento al quale hanno preso parte numerosi amministratori locali, assessori e consiglieri regionali e parlamentari.
“Le Province non possono essere attaccate in maniera demagogica – ha sottolineato Matteo Ricci – In Italia tutti si occupano di tutto, mentre, ormai, è vitale capire finalmente i ruoli e le competenze. Tante funzioni, in effetti, possono essere gestite solo in un’ottica di area vasta, approccio che va, però, anche a rafforzare la necessità del confronto con gli enti locali”.
Nell’ambito dell’incontro è stata in particolare ribadita la scadenza del 31 dicembre 2012, data in cui alcune funzioni specifiche delle province verranno trasferite ai comuni o, ove necessario per assicurarne l’esercizio unitario sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, alle stesse regioni.
“Occorre che la politica torni a fare il suo ruolo – ha concluso Solazzi – Non è più il tempo di arroccarsi nella difesa di un modello di fatto esautorato. Dobbiamo difendere il nostro futuro e la nostra prospettiva e va fatto in tempi accettabili ed indipendentemente dalle spinte in cui si articolano tutte le rappresentanze. Occorre infatti mettere mano in modo serio alla struttura di Governo del nostro Paese, lasciando da parte il conservatorismo”.
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