di Redazione
27 febbraio 2012
TAVULLIA – Prima l’ha adescata, poi caricata in macchina. Quindi l’avrebbe picchiata e sequestrata in casa. Così un 29enne di San Marino già noto alla giustizia – M.M. le sue iniziali – ha pensato di risolvere i problemi con la ex con la quale già da un paio di anni aveva finito una burrascosa relazione sentimentale.
Lei, una bella ragazza di 32 anni di San Giovanni in Marignano, dopo una notte in discoteca a Riccione aveva chiesto un passaggio al suo ex, il quale si dava disponibile per riaccompagnarla a San Giovanni. Lungo il tragitto, l’uomo avrebbe incominciato ad ingiuriarla e minacciarla. E, dopo essersi fermato in una strada secondaria, l’avrebbe costretta a scendere. Qui sarebbe stata oggetto di percosse in testa e in tutto il corpo, prima di trascinarla per i capelli e minacciarla di morte.
La donna – tramortita – sarebbe stata caricata in auto di nuovo e portata a Tavullia, dove il 29enne ha una casa. Trascinata con forza dentro le mura dell’abitazione, le violenze sarebbero continuate senza tregua. Coltello alla mano, l’uomo – in preda ad un vero e proprio raptus – avrebbe cercato di colpirla. Ne sarebbe nata una violenta colluttazione dalla quale la vittima è riuscita a scappare, in un momento di distrazione del suo aggressore, e a chiamare con il proprio cellulare il 112.
I militari dell’Aliquota Radiomobile unitamente a quelli della locale stazione di Tavullia hanno dapprima prestato i primi soccorsi alla malcapitata e, dopo qualche minuto di ricerche, hanno scovato il ragazzo che girovagava per la città alla ricerca della donna. Trasportata in ospedale veniva curata e dimessa con 15 giorni di prognosi. Per l’uomo invece sono scattate le manette. Per lui l’accusa di sequestro di persona, violenza privata, minaccia aggravata, lesioni e ingiuria. Oggi il processo di convalida.
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