La minoranza dell’Unione: “FuturaServizi: cronaca di una morte annunciata”

di 

9 marzo 2012

Logo Pian del Bruscolo

COLBORDOLO – I consiglieri di minoranza dell’Unione dei Comuni di Pian del Bruscolo si esprimono così sulla questione FuturaServizi.

“La tormentata vicenda della società di servizi – scrivono – a capitale interamente pubblico, dell’Unione Pian del Bruscolo è giunta a conclusione e, se non si trattasse ancora una volta di soldi e risorse della collettività che se ne vanno al vento, verrebbe da dire: finalmente. La Giunta esecutiva dell’Unione, composta dai 5 Sindaci del territorio (Colbordolo, Monteciccardo, Montelabbate, Sant’Angelo in Lizzola e Tavullia), con uno striminzito atto di indirizzo contenuto nella delibera numero 8 dello scorso 21 febbraio, ha deciso che FuturaServizi srl verrà messa in liquidazione dal 1 agosto 2012 cioè da quando cesserà la gestione anche dell’ultimo affidamento”.

“Si conclude così – continuano i consiglieri di minoranza dell’Unione – in maniera piuttosto disonorevole, la breve, brevissima storia di una società che non più di 6 anni fa veniva battezzata come “il braccio operativo del territorio”, “un esempio di efficienza”, “il passo decisivo verso la Città Futura”. Gli stessi che allora la fecero nascere tra mille entusiasmi, oggi, nelle segrete e fredde stanze di un ufficio, ne decretano la morte.

Ma in questo caso il finale non è stato “a sorpresa”, l’epilogo era già chiaro fin dopo i primi anni, quando le insanabili conflittualità tra i cinque sindaci dell’Unione si sono riversate anche e soprattutto sulla gestione di FuturaServizi compromettendola definitivamente come dimostrano i 4 amministratori unici che si sono succeduti negli ultimi 4 anni per terminare con l’ultimo, il dottor Muggittu, che riveste contemporaneamente un ruolo di rilevo anche in Aspes Spa che, in teoria, dovrebbe essere un’azienda concorrente (una bella strategia, non c’è che dire).

A testimonianza della gravi responsabilità che i sindaci hanno avuto in questo ennesimo fallimento c’è lo svuotamento di affidamenti e l’impoverimento dello Statuto che FuturaServizi ha dovuto subire proprio a partire dal 2009, cioè dall’inizio dell’attuale mandato elettorale. Gli affidamenti le prospettive iniziali facevano pensare allo sviluppo di una vera e propria multiservizi per l’intero territorio del Pian del Bruscolo: servizi cimiteriali, verde e illuminazione pubblica, pulizie, manutenzione stradale, asili, biblioteche, eccetera, ma le continue tentazioni campanilistiche e le sopraggiunte riforme normative in materia di servizi pubblici locali (che il Pd locale ha spesso usato per giustificare la propria incapacità a governare il cambiamento) hanno condotto FuturaServizi in un vicolo cieco che la minoranza consiliare non ha mancato di evidenziare e di scongiurare (non ultima la proposta di un tavolo tecnico-politico allargato sulla quale la maggioranza non si è degnata nemmeno di rispondere ma che non ha mancato di deridere in maniera infantile sui quotidiani).

Così come appare gravissimo il fatto che mai sono stati presentati e discussi apertamente i costi dei servizi, per verificare la corretta gestione del denaro pubblico”.

“In questa situazione – chiosano i consiglieri di minoranza dell’Unione dei Comuni di Pian del Bruscolo – è stata fin troppo evidente la volontà di abbandonarci completamente tra le “accoglienti” braccia della pesarese Aspes. Una decisione, insieme a tante altre “pesarocentriche”, che pagheremo presto con gli interessi.

L’ultima puntata di questa tragi-commedia è andata in scena nel consiglio dell’Unione dello scorso novembre quando vennero rinnovati gli ultimi 5 servizi alla società, ma solo fino alla prossima estate. Avevamo chiesto quale società seria potesse mai presentare un piano programmatico per il futuro con queste premesse e la Giunta si impegnò a garantire un prossimo dibattito ampio ed approfondito su FuturaServizi. Che quella era l’ennesima promessa al vento dovevamo aspettarcelo. In fondo all’Unione dei Comuni un dibattito approfondito la maggioranza non lo ha mai fatto su nulla.

Ma se i nostri amministratori pensano così di aver risolto il problema forse non sanno che le preoccupazioni per loro inizieranno proprio ora: ridistribuire il patrimonio di FuturaServizi, mettere a gara i servizi rimasti, trovare una soluzione per i dipendenti e tanti altri aspetti sui quali siamo pronti a convocare commissioni di controllo con cadenze settimanali.

In tutta questa vicenda il Partito democratico locale non si è ancora espresso (e non abbiamo speranze che lo faccia visto che non si parla di aria fritta), i comitati pro-Comune unico nemmeno. Solo la minoranza è rimasta a tenere alta l’attenzione sul futuro del territorio e sui colpi mortali che i nostri sindaci gli assestano periodicamente.

Oggi hanno liquidato Futura, domani potrebbe essere il turno dell’Unione”. Ecco il pensiero del gruppo consiliare di minoranza dell’Unione dei Comuni Pian del Bruscolo.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>