10 marzo 2012
PESARO – La lunga domenica del basket tra conferenze stampa e manifestazioni legate all’All Star Game in programma alle ore 17,15 (diretta su LA7) all’Adriatic Arena è iniziata oggi, sabato 10 marzo, con il doppio allenamento della nazionale italiana e delle stelle straniere sul parquet dell’Adriatic Arena, e proseguita in serata con la Cena di Gala da Alceo.
Non vogliamo essere irriguardosi, ma ci sembra che il basket italiano viva questi momenti come i passeggeri del Titanic. L’orchestra suona, la gente balla e il movimento rischia di affondare.
Sono notizie di questi giorni gli stipendi non pagati da società di vertice (leggi serie A) che potrebbero non finire la stagione; di giocatori americani che, non ricevendo gli emolumenti concordati, fanno i bagagli e tornano a casa; di accorati appelli per raccogliere fondi e salvare storiche realtà.
E’ notizia di questi giorni che società partecipanti alla serie C2 pagano stipendi (o rimborsi spesa) da serie A. Che i giocatori italiani preferiscono firmare in leghe minori perché guadagnano di più. E a metà stagione non prendono un euro
E’ di queste ore la notizia che le società di Legadue (a proposito: il suo All Star Game si giocherà a Riccione il prossimo 6 aprile, con squadre allenate da Bucchi e Dell’Agnello) potrebbero esplodere contro la riforma che le vorrebbe cancellare dal basket professionistico.
E ancora non si sa di quante squadre sarà composta la prossima serie A. Che doveva ridurre il numero dei partecipanti e si è trovata con un convitato in più.
In questo contesto, si fa festa. Speriamo che la colonna sonora non comprenda il “Valzer dell’Addio”, che la spartito con musica di Chopin resti chiuso. Ma la sensazione è che il basket italiano faccia finta di niente. Ignorando che gli ascolti delle partite sono ridicoli, che il ritorno a favore di chi investe fior di quattrini è inesistente.

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Così, nella stessa stagione, anzi alla fine della stessa stagione, il basket perderà uno sponsor storico qual è la Benetton, ma anche una sigla prima a Teramo poi per due anni a Pesato ha provato a innamorarsi, ma non ci è riuscita. E ovviamente qualcuno, ammaliato dalle melodie dell’orchestra che suona nel Titanic, dà la colpa al Sauro Bianchetti e alla sua Siviglia. Che invece dovrebbero essere solo ringraziati per l’impegno profuso in uno sport che sta facendo di tutto per allontanare gli investitori. Sì, quei signori che, a dispetto del Titanic che s’accinge ad affondare, continuano a mettere la mano in tasca e a tirare fior di quattrini.
E allora che si faccia festa, che le luci i suoni i colori e dell’Adriatic Arena ci illudano che tutto va bene madama marchesa.
Esaltiamoci con la gara del tiro da 3 punti, con le schiacciate, la sfida – in verità in tono ridotto se coach Pianigiani – e non è certo colpa sua – ha dovuto rinunciare – causa infortuni vari – a Gentile e Aradori, Datome e Gigli, Andrea Cinciarini. E la selezione degli stranieri non avrà McCalebb, forse il giocatore più eccitante – visto che siamo in tema di americanate – dell’Italian League.
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