di Redazione
16 marzo 2012
PESARO – “Il comparto delle costruzioni è in agonia, investito ormai da quattro anni dalla forte crisi che interesserà anche il 2012 con la stagnazione e la recessione del mercato”. Lo ha detto Gianfranco Santilli, presidente dei costruttori pesaresi dell’Ance, alla vigilia della manifestazione “Salvare le costruzioni per salvare l’economia”, in programma lunedì 19 marzo davanti al Palazzo Leopardi della Regione Marche.
Secondo il Centro Studi di Confindustria Pesaro Urbino ”nel solo mese di gennaio di quest’anno, nella nostra provincia, le imprese edili sono diminuite dell’8,71% con la conseguente diminuzione dell’occupazione dell’8,26%”. “Il dato – ha spiegato Santilli – la dice lunga sulla grave situazione che sta vivendo tutto il settore e che mette in serio rischio la tenuta della nostra economia, perché ad esso sono collegati tanti settori produttivi che subiscono attualmente il fermo dell’edilizia per un’ulteriore riduzione degli investimenti in costruzioni”.
Secondo il presidente dell’Ance Pesaro Urbino “sono ormai improcrastinabili interventi e scelte che possano salvare la vita di tante imprese e, quindi, migliaia di posti di lavoro”. Per uscire dal tunnel della crisi l’Ance ha elaborato delle proposte che potranno favorire la ripresa: “Prima di tutto sblocco immediato dei pagamenti per lavori pubblici con il superamento del Patto di stabilità, che sta frenando in modo esasperante la riscossione dei crediti da parte delle aziende, rilancio degli investimenti per la realizzazione di opere pubbliche per la riqualificazione sia urbanistica che edilizia delle nostre città, ma anche incentivazione degli interventi di iniziativa privata oltre che una maggiore semplificazione e trasparenza delle procedure”. “Sono queste le priorità che tutto il comparto rivendica e che intende portare avanti con determinazione per rompere il silenzio e l’indifferenza che la politica e le istituzioni stanno mostrando in questi momenti”.
“E poi la stretta creditizia che sta stremando il mondo delle costruzioni. E’ ora che le banche inizino a finanziare l’economia reale con tassi incentivanti. I fondi Bei, che hanno ricevuto, dovranno essere destinati alle imprese e alle famiglie per l’acquisto della casa. Terremo gli occhi aperti perché ciò avvenga”. “In questo momento inoltre i Comuni dovranno prevedere una riduzione dell’IMU, i cui effetti sono micidiali nel settore edilizio perché colpiscono il magazzino delle imprese edili ancora invenduto”
“Deve essere chiaro a tutti, non esiste rilancio dell’economia senza una ripresa del settore delle costruzioni”.
Lascia una risposta