Evasione, è boom di chiamate ai finanzieri

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16 marzo 2012

PESARO – Come noto, il servizio di pubblica utilità 117 rappresenta uno strumento nella lotta all’evasione di cui la Guardia di Finanza si è dotata, al fine di recepire dalla collettività le segnalazioni utili per le proprie missioni istituzionali, creando, in tal modo, una tipologia di servizio determinante per il controllo economico del territorio.

Guardia di Finanza

Finanzieri al lavoro contro l'evasione

Ebbene, in questo ultimo periodo di tempo caratterizzato da una congiuntura climaterica e dalla conseguente necessità di corrispondere alle istanze di sicurezza economico-finanziaria sempre più avvertite dalla società, sono aumentate in maniera esponenziale le chiamate al “117” da parte del cittadino-contribuente. Nei primi 75 giorni del 2012 si parla di un incremento che sfiora il 200% rispetto all’analogo arco temporale del 2011; e nella maggior parte dei casi la comunicazione non viene più effettuata in maniera anonima ma fornendo con senso civico le generalità e il recapito telefonico.

Cambia anche l’approccio con il “117”, spesso utilizzato come vero e proprio sportello U.R.P., per rivolgere interrogativi che spaziano dal diritto di famiglia (spesso) alle dispute condominiali e tanto altro ancora. Alcune situazioni rappresentate, pur nella loro sostanziale criticità, contengono spunti per così dire originali, come il caso dell’impresa funebre, impegnata in un solo pomeriggio, nello svolgimento di ben tre funerali, facendo ricorso a personale in nero o l’ex coniuge che in corso di separazione ha indicato i proventi nascosti al Fisco dall’altra metà.

Anche in questo primo scorcio del 2012, le chiamate al “117” hanno riguardato nella maggior parte dei casi mancate emissioni di scontrini e ricevute fiscali, lavoratori in nero, violazioni alla disciplina dei prezzi, esercizio abusivo delle professione medica.

Tra l’altro, nel 2011 le segnalazioni pervenute al “117” hanno consentito – tra i risultati maggiormente di rilievo – di individuare cinque aziende che utilizzavano lavoratori in nero, scoprire una copisteria che fotocopiava libri in violazione alle norme sul diritto d’autore, accertare quattro evasori totali, il responsabile del furto di un ciclomotore, un distributore che ricaricava bombole di gas in violazione alle norme sulla sicurezza e neutralizzare due organizzazioni che si spacciavano per “Onlus”.

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