di Redazione
22 marzo 2012
PESARO – “Se dal punto di vista meramente aziendale, per una questione di razionalizzazione dei costi e realizzazione di economie di scala organizzative, si può giustificare il fatto che tutti i reparti ospedalieri siano inseriti nella nuova struttura di Fosso Sejore, dall’altro non si può non considerare che la sanità deve essere sviluppata in funzione delle esigenze dei cittadini e della loro salute e come tale non può essere influenzata in maniera determinante dai numeri. Ecco perché aver previsto la chiusura del polo onco ematologico di Muraglia rappresenta un errore assolutamente da evitare”. Massimiliano Nardelli, Consigliere comunale Pdl, interviene sul caso Muraglia.
Nardelli sostiene innanzitutto che la chiusura della struttura di Muraglia comporterebbe un enorme spreco di denaro pubblico rappresentato dagli investimenti milionari che sono stati fatti in questi ultimi anni e che ancora verranno fatti perché sono previsti tutt’oggi allargamenti dei padiglioni ospedalieri esistenti.
“Il fatto che assessori comunali, compreso il vice sindaco della nostra città, e consiglieri di maggioranza fossero stati tenuti all’oscuro del destino di Muraglia – rimarca in una nota Nardelli – la dice lunga sulla volontà dei vertici politici regionali e di quelli sanitari di mettere al corrente di questa decisione la cittadinanza ed i loro rappresentanti nelle istituzioni.
Se si vuole che un progetto basilare per la nostra provincia come quello della realizzazione del nuovo ospedale unico a Fosso Sejore abbia possibilità di successo, come tutti finalmente auspichiamo, è necessario che ci sia chiarezza sul futuro dei singoli reparti ospedalieri e sull’offerta sanitaria in genere, senza decisioni prese in stanze dei bottoni da poche persone sulla pelle dei cittadini.
Oggi la priorità deve essere quella di reperire risorse e finanziamenti per il nuovo ospedale unico ma nella trasparenza anche del destino delle strutture sanitarie. E’ necessario sapere una volta per tutte come si trasformeranno il S.Salvatore ed il S.Croce, comprese la destinazione urbanistica delle aree adiacenti, che funzione avranno gli ospedali di rete della nostra provincia e le alte specialità che verranno sviluppate nel nuovo nosocomio.
Senza queste risposte, quello dell’ospedale nuovo e’ destinato ad essere sempre considerato un progetto al ribasso e sopratutto continuera’ ad essere aperto, come sta accadendo, a sospetti di speculazioni politiche ed edilizie che forse e’ giunto il momento di mettere a tacere.
MASSIMILIANO NARDELLI
Consigliere comunale PDL
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