Tumori del viso: otorino e chirurgo lavorano insieme

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27 marzo 2012

PESARO – Se ne parla meno ma ci sono. I tumori che colpiscono la bocca, le orecchie e il naso oltre a essere neoplasie complesse modificano profondamente l’aspetto fisico del paziente. Ecco perché è bene intervenire con la chirurgia plastica proprio durante l’operazione di rimozione del tumore.

Giuseppe Migliori a Giovanni Agostinelli

Giuseppe Migliori a Giovanni Agostinelli

La settimana scorsa Giuseppe Migliori e Giovanni Agostinelli, rispettivamente primario dell’otorino e chirurgo plastico dell’ospedale Santa Croce degli Ospedali Riuniti Marche nord, sono entrati in sala operatoria con due missioni differenti. Migliori ha rimosso i tumori, Agostinelli ha subito ricostruito la parte trattata. Il primo intervento ha riguardato un paziente con tumore maligno che colpiva quasi totalmente il labbro inferiore.

“Dopo la rimozione della neoplasia ed il susseguente svuotamento dei linfonodi del collo – spiega Giuseppe Migliori -, Agostinelli si è occupato della ricostruzione con ottimi risultati estetici. Nell’altro paziente la massa tumorale interessava il padiglione auricolare. Anche qui abbiamo escisso il tumore, tolto la parotide che spesso è sede di nuove metastasi e ricostruito contemporaneamente l’orecchio”.

Questi sono solo due degli ultimi interventi sui tumori della testa e del collo affrontati contemporaneamente in sala operatoria dall’equipe otorino con il chirurgo plastico. Proprio domani, mercoledì 28 marzo, torneranno in sala operatoria per intervenire su un tumore al naso che ha completamente “mangiato” le narici fino a toccare il labbro superiore. “Abbiamo spesso realizzato nel corso degli ultimi anni – continua il primario – la ricostruzione di parti del naso parzialmente amputati per la rimozione del tumore, sempre con l’ausilio del chirurgo plastico. Quando è possibile, infatti, è opportuno affrontare questi interventi nello stesso tempo chirurgico per non sottoporre il paziente a più anestesie; inoltre questi tumori, che colpiscono una parte evidente del corpo, possono generare disagi sociali importanti al paziente già destabilizzato dalla malattia. Il nostro obiettivo – continua Migliori – è continuare il percorso di stretta collaborazione fra specialisti della chirurgia plastica, odontoiatri, neurochirurghi, oculisti e maxillo, per arrivare in futuro ad un vero e proprio dipartimento testa-collo dove si possano affrontare e risolvere queste patologie”.

La necessità di creare una struttura trasversale, che coinvolge più specialisti, è data proprio dall’incidenza dei tumori della cute “che colpiscono – conclude Migliori – nel 78% dei casi soprattutto coloro che per motivi di lavoro o di sport sono esposti per periodi prolungati all’azione dei raggi solari. Tanto per essere più chiari nei tratti testa collo, che rappresentano poco meno del 10% della superficie corporea, si evidenziano l’80-90% di tutti i tumori cutanei; pertanto sulla cute del viso la possibilità di sviluppare un tumore cutaneo è di 100 volte maggiore rispetto a quella degli altri distretti cutanei. E negli ultimi anni si è avuto un incremento della mortalità per tumori cutanei dello 0,31 % nell’uomo e 0,18% nella donna”.

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