di Redazione
29 marzo 2012
FANO – Archetipo della femme fatale, Salomè racchiude tutta la simbologia della seduzione femminile che dà piacere ed anche dolore e diventa crudele fino a provocare la morte. A questo personaggio Oscar Wilde dedicò la sua più famosa opera teatrale che ora torna sulle scene in una nuova produzione voluta da Comune di Fano – Assessorato alla Cultura e da Fondazione Teatro della Fortuna di Fano che andrà in scena al Teatro della Fortuna sabato 31 marzo e domenica 1 aprile.
Il progetto artistico è curato da Fabrizio Bartolucci e Sandro Fabiani (regia e drammaturgia) e l’allestimento è stato realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera e il LEMS, Laboratorio Elettronico per la Musica Sperimentale, del Conservatorio Rossini di Pesaro. In scena con Bartolucci (Erode) e Fabiani (Narraboth), Fausto Caroli (il soldato), Claudio Tombini (Jokanaan), Giulia Bellucci (Salomè), Roberta Biagiarelli (Erodiade), Massimo Pagnoni (Tigellino) e la partecipazione straordinaria di Anita Bartolucci (la luna).
Il capolavoro assoluto di Wilde è una perfetta, quasi perversa rappresentazione del potere devastante della passione. La vicenda narrativa prende spunto dal celebre episodio contenuto nei Vangeli di Matteo e di Marco e mette in scena la tragica notte nella quale Salomè come ricompensa per aver deliziato con la propria danza il tetrarca di Galilea Erode Antipa (marito di Erodiade, madre di Salomè), chiede che le venga consegnata su di un piatto d’argento la testa di Giovanni Battista, in quel momento prigioniero di Erode.
“Wilde, in un gioco di specchi, sfrutta appieno tutte le potenzialità della prosa – si legge nelle note di regia – infondendo nel racconto molteplici suggestioni, dall’erotismo al lirismo, dall’affresco storico allo slancio onirico, dal dramma psicologico alla riflessione teologica, il tutto senza mai spegnere la tensione che sta alla base dei rapporti tra i personaggi, trovando perfino lo spazio per momenti di tagliente umorismo. Un raro esempio di spettacolo totale di straordinaria modernità, capace di offrire allo spettatore forti emozioni e infiniti spunti di riflessione. Un’opera che come i grandi classici della letteratura lascia accesso ad interpretazioni anche molto diverse e contrastanti. Una partitura teatrale affascinante, dall’incantevole musicalità, disegnata su una struttura simmetrica e cristallina che vive di invenzioni drammaturgiche”.
Nello spettacolo di Bartolucci e Fabiani domina la luna, che mai come in questo caso è simbolo del femmineo e che si antropomorfizza nella voce e nell’immagine della grande Anita Bartolucci, attrice fanese di nascita che ha lavorato con i maggiori registi, da Ronconi a Stein a Castri, De Lullo, Patroni Griffi, Calenda, Missiroli, Scaparro, Pizzi, Pasqual, Albertazzi, Rossellini, Salce, Verdone e Martone, vincitrice di due Olimpici del Teatro. Il resto del cast è formato da artisti del nostro territorio che hanno ben lavorato anche a livello nazionale. Fabrizio Bartolucci, Sandro Fabiani e Massimo Pagnoni provengono dalle esperienze del Transteatro e del TSR e collaborano con continuità con lo Stabile delle Marche. Roberta Biagiarelli ha vinto il Premio Enriquez 2009 come miglior attrice ed è stata finalista al Premio David di Donatello nel 2007 con il film documentario Souvenir Sebrenica. Claudio Tombini ha lavorato, tra gli altri, con Michele Placido, Roberto Herlitzka, Antonio Calenda, Ermanno Olmi; Fausto Caroli con Robert Wilson, Ferdinando Bruni, Valter Malosti, Leandro Castellani, Patric Rossi Castaldi, Antonio Latella, Krysztof Zanussi. Giulia Bellucci è la più giovane del gruppo, ha partecipato a produzioni dello Stabile delle Marche.
Inizio spettacoli: sabato ore 21.00; domenica ore 17.00.
Botteghino Teatro della Fortuna 0721.800750 | botteghino@teatrodellafortuna.it. Biglietti. Da € 10,00 a € 25,00; sconti per giovani e studenti.
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